’Ndrangheta

Confisca beni per 2,7 milioni a imprenditore reggino legato alle cosche Tegano e De Stefano

VIDEO | Sigilli a una società, 9 terreni e 3 fabbricati di proprietà di Giovanni Pellicano. La pericolosità sociale del professionista, attivo nel settore del commercio all’ingrosso di prodotti alimentari, era emersa nelle inchieste Il padrino e Gotha 

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di Redazione Cronaca
23 maggio 2024
10:28

Maxi-confisca beni per l'imprenditore reggino Giovanni Pellicano. La Guardia di finanza e la polizia di Stato, sotto il coordinamento della Dda, hanno dato esecuzione ad un provvedimento che dispone l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca su compendi societari, beni immobili, mobili registrati, denaro contante e disponibilità finanziarie - per un valore complessivamente stimato in 2,7 milioni di euro - riconducibili ad un professionista reggino operante nel settore del commercio all’ingrosso di prodotti alimentari.

L’inchiesta “Il padrino”

L’elevato profilo criminale dell’imprenditore era emerso nell’operazione “Il padrino”, nel cui ambito il professionista è stato condannato in via definitiva a 8 anni di reclusione per il reato di associazione di stampo mafioso in ragione dell’appartenenza alle articolazioni territoriali della ‘ndrangheta denominate “cosca De Stefano” e “cosca Tegano”. La pericolosità sociale dell’imprenditore era emersa altresì nell’operazione “Gotha”, nel cui ambito è stato condannato, in primo grado, a dieci mesi di reclusione per minaccia aggravata dal metodo mafioso.


La confisca

L’indagine ha consentito di delineare il profilo di pericolosità sociale  dell’imprenditore e di rilevare, attraverso una complessa e articolata attività di riscontro, anche documentale, il patrimonio direttamente ed indirettamente nella sua disponibilità, il cui valore sarebbe risultato sproporzionato rispetto alla capacità reddituale manifestata. Alla luce di tali risultanze, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria ha prima disposto il sequestro del patrimonio riferibile al professionista e, successivamente, riconoscendo la validità dell’impianto indiziario, con il provvedimento in esecuzione ha decretato l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca dell’intero patrimonio aziendale di 1 società, operante nel settore del commercio all’ingrosso di prodotti alimentari, di 9 terreni, di 3 fabbricati, di 1 autovettura, di oltre 110 mila euro in contanti, nonché di tutti i rapporti bancari e delle relative disponibilità, per un valore complessivamente stimato in 2,7 milioni di euro.

Con il medesimo provvedimento, inoltre, l’autorità giudiziaria ha sottoposto l’imprenditore alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di Pubblica sicurezza per la durata di 3 anni e mesi 6, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza o di dimora abituale.

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