Lotta ai clan

Premialità per chi denuncia la ’ndrangheta, la proposta di De Masi trova l’ok di Occhiuto e Mancuso: «Iniziativa lodevole»

In una nota congiunta il governatore e il presidente del Consiglio regionale della Calabria si rendono disponibili a «trasformare in realtà» la bozza di legge regionale inviata dall'imprenditore sotto scorta

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di Redazione
20 settembre 2023
14:24

«È davvero lodevole l’iniziativa dell’imprenditore Nino De Masi - un uomo che, suo malgrado, è diventato un simbolo della legalità e della lotta alla ‘ndrangheta - che quest’oggi ha inviato ai massimi rappresentati della politica calabrese una bozza di proposta di legge regionale per riconoscere una sorta di ‘premialità’ alle imprese vittime della criminalità organizzata». Lo affermano in una nota congiunta il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso.

«Nino De Masi tanti anni fa si è ribellato alle angherie e alle minacce della ‘ndrangheta - si legge nella nota -, avviando nella nostra Regione una rivoluzione culturale che ha al centro la legalità, denunciando e subendo purtroppo i costi sociali ed economici di questa sua straordinaria e coraggiosa scelta. Tanti imprenditori come lui subiscono quotidianamente intimidazioni, ma non sentendosi abbastanza tutelati dallo Stato preferiscono accettare la sottomissione ai poteri criminali, illudendosi così di poter avere una garanzia di operatività sul proprio territorio di riferimento».


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«Noi, come classe politica regionale - affermano Occhiuto e Mancuso -, abbiamo invece il dovere di rompere questo circolo vizioso, schierandoci con forza dalla parte delle imprese che hanno il coraggio di denunciare, facendo sentir loro la vicinanza dello Stato e delle istituzioni, e dando strumenti concreti di speranza e certezza nelle loro scelte di legalità. La proposta di De Masi è tanto semplice quanto condivisibile».

«Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti operanti nel territorio regionale prevedono nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti per l’aggiudicazione di contratti pubblici, l’assegnazione di un punteggio aggiuntivo, pari al 10% del parametro numerico finale, alle imprese che attestano di essere stati vittime di atti di criminalità organizzata, fatti usurari ed estorsivi o di aver assunto nei procedimenti penali ad essi relativi, il ruolo di testimoni di giustizia. La premialità è riconosciuta dalla Regione e dagli enti del sistema regionale anche in sede di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi finanziari e attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere».

«Come detto - si legge ancora -, De Masi ha mandato la pdl a tutta la classe politica calabrese, "senza distinzione di colore e schieramenti", chiedendoci di farci promotori di una norma che consenta di riconoscere in modo concreto e tangibile il valore positivo di chi denuncia, concedendo agli imprenditori che trovano questo coraggio speranza e diritti. Nel rispetto dei ruoli istituzionali di ciascun attore politico, sentiamo di voler sposare - come presidente della Giunta regionale e come presidente del Consiglio regionale - questa iniziativa».

«Ci impegneremo nelle prossime settimane per trasformare in realtà la proposta di De Masi - affermano a conclusione della nota Occhiuto e Mancuso -, e lo faremo lavorando anche con i gruppi di opposizione affinché il massimo organo legislativo regionale possa approvare una legge condivisa da tutta l’assemblea».

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