Le testimonianze post terremoto. La penultima udienza del processo d’appello sull’omicidio di Luca Bruni si era conclusa largamente in anticipo a causa delle scosse in sequenza che nella seconda metà del mese di marzo avevano colpito la provincia di Catanzaro e in particolare il capoluogo di regione. Nella giornata odierna, la Corte d’Assise d’Appello, presieduta dal presidente Caterina Capitò, ha sentito i collaboratori di giustizia, Adolfo Foggetti e Daniele Lamanna. L’escussione di quest’ultimo in realtà era cominciata il 20 marzo.

In appello sono imputati Luigi Abbruzzese, alias Pikachu, e Marco Abbruzzese, alias "Lo Struzzo". In primo grado Luigi è stato assolto da tutte le accuse mentre il fratello Marco è stato condannato a 4 anni e 6 mesi di carcere per occultamento di cadavere.

L'ultimo delitto di mafia a Cosenza

Luca Bruni, ultimo boss della famiglia “Bella Bella” di Cosenza, è stato ucciso il 3 gennaio 2012 da esponenti della criminalità organizzata di etnia rom, noti come gli “zingari” di Cosenza. I pentiti Adolfo Foggetti e Daniele Lamanna sono stati condannati in via definitiva in qualità di esecutori materiali dell'agguato mafioso. La vicenda giudiziaria aveva precedentemente coinvolto anche il clan degli italiani ma la Cassazione ha assolto sia Francesco Patitucci che Roberto Porcaro dalle rispettive accuse. Un altro capitolo processuale dell'omicidio di Luca Bruni pende invece a Salerno, dove viene contestato un presunto patto corruttivo.

Le dichiarazioni di Foggetti e Lamanna

Nel corso dell’esame, Adolfo Foggetti, imputato di reato connesso, ha confermato quanto dichiarato nel processo di primo grado davanti alla Corte d'Assise di Cosenza. Tuttavia, rimarrebbe un contrasto soprattutto in merito agli eventi successivi all'omicidio. Foggetti afferma di essere andato via insieme a Lamanna, il quale lo avrebbe accompagnato a casa. Lamanna ha invece dichiarato di essere andato via da solo, aggiungendo che, dopo l'omicidio, ha visto arrivare Maurizio Rango, Ettore Sottile e Marco Abbruzzese sul luogo del delitto.

Sempre Foggetti ha riferito che Rango gli ha detto che nel luogo dell’omicidio c’erano anche Luigi e Marco Abbruzzese, tuttavia, Foggetti sostiene di aver visto solo Rango e Sottile.

Sequenza degli eventi

In seguito al delitto di stampo mafioso, Foggetti, dopo essersi trattenuto un po’ a casa sua, ha deciso di recarsi a casa di Franco Bruzzese, il mandante dell’omicidio di Luca Bruni, dove sarebbero giunti successivamente Rango e Sottile. Il procuratore generale Raffaella Sforza, visti gli evidenti contrasti nella ricostruzione dei fatti, ha proposto un confronto tra i collaboratori di giustizia. Intanto, nella prossima udienza saranno sentiti Franco Bruzzese e Celestino Abbruzzese, attuale collaboratore di giustizia.