L’inchiesta

Omicidio Lo Prete a Gioia Tauro, Mazzaferro confessa: «Mi seguiva da tempo e mi sentivo minacciato»

Il 38enne della città del porto è stato sottoposto questa mattina alla convalida del fermo davanti al gip di Palmi. La sua versione verrà adesso vagliata dagli inquirenti

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di Francesco Altomonte
17 gennaio 2023
12:22
L’auto dove è stato ucciso Lo Prete
L’auto dove è stato ucciso Lo Prete

Ha confessato Giuseppe Mazzaferro, accusato dell’omicidio di Massimo Lo Prete, avvenuto venerdì scorso a Gioia Tauro. Il 38enne è stato sottoposto a interrogatorio di convalida del fermo questa mattina davanti al gip del tribunale di Palmi Barbara Borelli, nel carcere cittadino dove è detenuto dal giorno del suo arresto.

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Mazzaferro, difeso dagli avvocati Guido Contestabile e Nico D’Ascola, ha confessato di avere ucciso Lo Prete perché si sarebbe sentito minacciato dalla vittima. Da tempo, ha raccontato al giudice per le indagini preliminare, Lo Prete avrebbe seguito Mazzaferro senza un motivo apparente.


Giuseppe Mazzaferro, 38 anni, era stato fermato dai carabinieri con l'accusa di essere l'assassino di Massimo Lo Prete sabato scorso, il pregiudicato ucciso a colpi di pistola la notte di venerdì scorso nel piazzale di un distributore di carburanti a Gioia Tauro. I carabinieri erano riusciti a identificarlo attraverso numerosi indizi emersi dal sopralluogo e dai riscontri delle telecamere di sicurezza.

Un omicidio, quindi, che non sarebbe maturato in un contesto mafioso, perlomeno secondo quando dichiarato da Mazzaferro. La sua versione, comunque, verrà vagliata dalla procura di Palmi che coordina le indagini dei carabinieri di Gioia Tauro.

 

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