Solidarieta’

Ondata di vicinanza per l’ex sindaco aggredito: «Per Coco la legalità è una ragione di vita»

La solidarietà all'ex primo cittadino brutalmente pestato la notte scorsa: «Ferma condanna». Il governatore Occhiuto: «Vengano chiarite al più presto le dinamiche di questo gravissimo episodio»

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di Redazione
10 luglio 2022
13:33
Francesco Coco
Francesco Coco

Solidarietà e vicinanza per l'ex sindaco di Roccabernarda brutamente aggredito la scorsa notte a bastonate. Due le persone la cui posizione è al vaglio degli inquirenti

Occhiuto: «Vengano chiarite al più presto le dinamiche di questo gravissimo episodio»

«Solidarietà all'ex sindaco di Roccabernarda, Francesco Coco, barbaramente aggredito la scorsa notte nei pressi della sua abitazione. Vengano chiarite al più presto le dinamiche di questo indecente e gravissimo episodio, e i responsabili - al momento risultano indagati due diciassettenni - siano puniti con decisione. La Regione Calabria è vicina a tutta la comunità del paesino crotonese». Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.


Libera Crotone: «La comunità che non può e non deve più tollerare queste azioni»

«I "topi di fogna" escono fuori di notte». È quanto afferma il coordinamento provinciale di Libera Crotone in una nota nella quale condanna «in modo forte e deciso il vile gesto di violenza ai danni di Francesco Coco, da sempre impegnato a favore della sua comunità di Roccabernarda sia da semplice cittadino che nei ruoli istituzionali di sindaco, consigliere comunale e consigliere provinciale». Per Libera Crotone «questo gesto di inaudita violenza colpisce non soltanto la persona a cui è stato direttamente rivolto, ma tutta la comunità che non può e non deve più tollerare queste azioni vigliacche e violente da parte di coloro che come 'topi di fogna', preferiscono venire allo scoperto di notte per rodere la parte buona e bella della comunità di Roccabernarda». Libera, associazione contro tutte le mafie, auspica che «proprio da parte di questa grandissima maggioranza di persone perbene» arrivi «l'impegno affinché l'infamia e il dolore che ha subito il maresciallo Coco, assalito e picchiato a sangue», non abbiano più a ripetersi, «per lui e per chiunque altro decida, a testa alta, di impegnarsi per la costruzione di una società più giusta, per la tutela dei diritti di tutti».

Il sindaco di Catanzaro Fiorita: «Una inutile e arrogante violenza contro una persona che si è distinta nell'impegno antimafia»

«La brutale aggressione ai danni di Francesco Coco ci addolora e preoccupa. Si tratta di una inutile e arrogante violenza contro un ex sindaco che si è distinto nell'impegno antimafia, una brava persona, un uomo dello Stato che ha dedicato la propria vita al fianco dei valori della legalità e della giustizia». È quanto afferma, in una dichiarazione, il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita.

«I sindaci sono al suo fianco - prosegue Fiorita - e a quello della comunità di Roccabernarda, oggi ferita da un'azione ingiustificabile che ci fa riflettere su come la violenza sia ancora uno strumento quotidiano di sopruso e condizionamento all'interno di piccole fette di popolazione. Ogni amministratore locale dovrebbe avere come riferimento e guida l'azione di Francesco Coco, da sempre improntata al rispetto dell'altro, delle legalità e dei valori di una società più giusta. A Coco e alla sua comunità arrivi la nostra solidarietà e vicinanza».

De Nisi (Italia al centro): «Biasimo e sdegno contro chi senza scrupoli cerca di imporre la logica della violenza»

«Biasimo e sdegno contro chi, ancora una volta, senza scrupoli cerca di imporre la logica della violenza». Il consigliere regionale e coordinatore in Calabria di Italia al Centro Francesco De Nisi manifesta profonda solidarietà all'ex sindaco di Roccabernarda Francesco Coco.
«Non piegarsi di fronte a quanto accaduto - aggiunge De Nisi - è il dovere di ognuno di noi. Ciascuno di noi, infatti, senza distinzione tra uomini delle istituzioni e della società civile, deve sentirsi egualmente coinvolto nel meccanismo sociale ed “anticorpale” per espellere certa fenomenologia. Famiglie, scuola, parrocchie e luoghi di aggregazione, anche sulla spinta degli input di chi è chiamato a gestire la cosa pubblica, possono e devono insistere nel fornire quei valori in grado di instillare fiducia rispetto alla devianza».

Lega Calabria: «Fare chiarezza»

«L’aggressione all’ex sindaco di Roccabernarda, Francesco Coco, colpito ripetutamente da due soggetti con il volto travisato, è un atto gravissimo e da condannare con assoluta fermezza. A Coco, uomo al servizio delle istituzioni come militare dell’Arma dei Carabinieri prima e come successivamente come sindaco, la nostra vicinanza e gli auguri di una pronta guarigione. Adesso l’auspicio è che le autorità competenti facciano presto chiarezza su matrice e motivazione di questo gesto vergognoso». Lo dichiarano il deputato della Lega e componente della commissione parlamentare Antimafia, Gianluca Cantalamessa, e il coordinatore regionale della Calabria e responsabile del dipartimento regionale antimafia del Partito, Giacomo Saccomanno.

Barbuto (M5s): «Gesti che feriscono profondamente tutti i calabresi onesti»

«Voglio esprimere il mio sdegno per la vile e criminale aggressione subita da Francesco Coco al quale va tutta la mia solidarietà nell’auspicio che si possa prontamente rimettere e ritornare alla sua vita, all’impegno civico che lo ha sempre contraddistinto ed alle sue battaglie per la legalità. Al Maresciallo Coco, alla sua famiglia ed alla comunità tutta di Roccabernarda non posso che essere vicina con tutto il cuore nel condannare atti del genere, assolutamente indegni di un consesso civile, atti vigliacchi, atti criminali, che feriscono profondamente tutti i calabresi onesti. Sembrerebbe che gli autori del gesto criminale siano due giovani, ancora minorenni. E la cosa sconvolge ulteriormente perché attesta il degrado culturale di certi ambienti e di taluni soggetti convinti ancora che la violenza fisica sia il mezzo per tacitare la voce libera di chi sceglie di percorrere ogni giorno il cammino della legalità. Non con le parole, ma con il proprio impegno quotidiano nelle piccole e nelle grandi sfide nelle quali la vita ci impegna». È quanto si legge in una nota del deputato calabrese Elisabetta Barbuto.

Magorno: «Ferma condanna per la vile aggressione»

«Ferma condanna per la vile aggressione perpetrata nei confronti dell'ex sindaco di Roccabernarda Francesco Coco. La speranza è che possa riprendersi presto, la certezza è che chi ha compiuto questo ignobile gesto non può non essere punito» - così una nota il senatore di Italia Viva Ernesto Magorno.

Montuoro: «Coco persona straordinaria»

«Francesco Coco è una persona straordinaria. Un uomo perbene. Ha fatto della legalità e della lotta alla criminalità una ragione di vita, un tratto distintivo per proprio percorso umano e professionale, prima da servitore dello Stato come maresciallo dei carabinieri, e dopo da rappresentante delle Istituzioni, da sindaco di Roccabernarda, da consigliere comunale e provinciale. Sempre dalla stessa parte, quella della giustizia, della verità e dei cittadini onesti. Sono sinceramente colpito dall’aggressione che ha subito ieri notte per mano di due balordi che lo hanno colpito alle spalle, mentre tornava a casa. Gli sono vicino con tutto l’affetto che si deve ad un amico caro, quello che lui è per me». È quanto afferma il consigliere regionale Antonio Montuoro, presidente della Seconda Commissione Bilancio, e segretario della commissione permanente contro il fenomeno della ‘ndrangheta.

«Francesco è un esempio per chi ha deciso di mettersi al servizio dello Stato e della propria comunità, con spirito di abnegazione e sacrificio – continua Montuoro -. Nel 2006 è stato anche insignito del titolo di cavaliere della Repubblica italiana, e negli anni scorsi è già oggetto di gravi intimidazioni: nel 2019, quando era consigliere comunale, gli è stata incendiata l’auto. La costante e determinata azione contro la criminalità desse fastidio, continua a dare fastidio, fino a questo punto. Sono certo che le forze dell’ordine assicureranno in tempi brevi alla giustizia gli artefici di questo vile gesto – ha concluso -. Ma dobbiamo essere tutti vicini a Francesco, non può essere lasciato solo per quello che ha fatto per la nostra terra, e per quello che rappresenta».

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