L’inchiesta sugli scontri ultrà verificatisi lo scorso gennaio in occasione della partita tra Paola e Rossanese è giunta alla conclusione. Le forze dell’ordine hanno passato al setaccio le riprese registrate dentro e fuori dallo stadio comunale, riuscendo a isolare le fasi più concitate della giornata. Da tali analisi sono emerse le condotte di tredici persone ora considerate responsabili, a vario titolo, di danneggiamenti e violenze avvenute al termine della gara.

Il momento ritenuto più grave resta il rogo che ha coinvolto il mezzo utilizzato dai sostenitori ospiti, gesto che ha spinto la Procura ad accelerare gli approfondimenti. Oltre al danneggiamento, sono stati documentati lanci di oggetti, utilizzo di coperture per non essere riconosciuti e ulteriori comportamenti ritenuti pericolosi.

Gli scontri ultrà dopo Paola-Rossanese

Il lavoro degli investigatori ha permesso di delineare un quadro preciso, utile alla richiesta di rinvio a giudizio. Resta da definire la parte amministrativa legata ai Daspo che verranno notificati dopo la valutazione finale. L’episodio ha riportato al centro dell’attenzione la necessità di controlli più capillari nelle competizioni dilettantistiche. Negli impianti minori, infatti, specialmente in quelli delle province meridiinoali, pare essere in atto una rucredescenza di un fenomeno che nel tempo sembrava essersi attenuatato.