Il tesserato rossoblù dovrà seguire un piano terapeutico della durata minima di 9 mesi, sotto la supervisione di un professionista sanitario
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La Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc) ha emesso sanzioni nei confronti di quattro calciatori e un magazziniere, colpevoli di aver scommesso su competizioni calcistiche ufficiali, violando l’articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva. Tra i nomi figura Pietro Martino, attualmente tesserato con il Cosenza Calcio, e Marco Sau, ex attaccante del Benevento, ora svincolato.
Pietro Martino: oltre 1.200 scommesse
Secondo quanto riportato nella motivazione della Figc, Martino avrebbe effettuato 1.290 scommesse tra il gennaio 2021 e l’ottobre 2022, periodo in cui era tesserato con Union Clodiense, Foggia e Cosenza. Le puntate riguardavano partite di Serie A, B, Lega Pro, Serie D, tornei UEFA e perfino incontri FIFA. Le operazioni sono state effettuate tramite quattro conti gioco aperti con i concessionari Rell Italy LTD, Sisal, Gold Bet Italia ed E-Play 24 Italia.
La sanzione per Pietro Martino
Pietro Martino, coinvolto in un procedimento disciplinare, è stato sanzionato con un’ammenda complessiva di 14.750 euro e una squalifica di 20 mesi, di cui 2 mesi convertiti in una multa aggiuntiva di 9mila euro. La sanzione riguarda un’accusa che ha portato alla decisione di commutare parte della squalifica in prescrizioni alternative, a condizione che Martino intraprenda un piano terapeutico e aderisca ad attività pubbliche.
In aggiunta all’ammenda, Martino dovrà seguire un piano terapeutico della durata minima di 9 mesi, sotto la supervisione di un professionista sanitario. Il piano terapeutico dovrà essere monitorato e, con cadenza bimestrale, il responsabile della terapia invierà alla Procura Federale un rapporto sull’andamento e sui progressi della cura, nonché sulla cooperazione di Martino con il programma.
Come parte delle prescrizioni alternative, Martino dovrà anche partecipare a un ciclo di almeno 18 incontri pubblici nel periodo di 9 mesi, rivolti a associazioni dilettantistiche, centri giovanili o strutture per la cura delle ludopatie. Gli incontri saranno organizzati sotto la supervisione della FIGC e dovranno essere previamente comunicati alla Procura della Federazione.