Pioggia di condanne e decine di pene severe – molte delle quali pari a 20 anni di reclusione – si è concluso oggi pomeriggio, nell’aula bunker di Reggio Calabria, il processo abbreviato scaturito dalla maxi-inchiesta antimafia “Eureka”. I giudici hanno confermato l’impianto accusatorio della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, accogliendo integralmente le richieste della Direzione Distrettuale Antimafia guidata dal procuratore Giovanni Bombardieri.
Al centro del processo, un’organizzazione criminale transnazionale con radici profonde nella Locride, in particolare nelle cosche Nirta-Strangio di San Luca e Morabito di Africo. Gli 81 imputati, considerati presunti narcotrafficanti, sono accusati a vario titolo di traffico internazionale di droga, traffico d’armi e riciclaggio di denaro.

Un’inchiesta nata da Genk, in Belgio

L’operazione “Eureka” è scattata nel maggio 2023, ma le indagini sono iniziate già nel giugno 2019, quando i carabinieri del ROS, in stretta collaborazione con la polizia federale belga, hanno scoperto infiltrazioni della cosca Nirta nella cittadina belga di Genk. Qui la ‘ndrangheta stava creando una vera e propria base logistica per il narcotraffico internazionale, con collegamenti diretti con i cartelli sudamericani.
La portata dell’indagine è stata internazionale: hanno collaborato le DDA di Milano e Genova, insieme agli investigatori di Germania, Belgio e Portogallo. L’inchiesta ha anche permesso di ricostruire la fuga rocambolesca del boss Rocco Morabito, detto “Tamunga”, evaso dal carcere di Montevideo, in Uruguay, nel 2019.

La collaborazione chiave di Vincenzo Pasquino

Determinante per gli inquirenti è stata la collaborazione di Vincenzo Pasquino, ex broker del narcotraffico internazionale arrestato nel 2021 proprio insieme a Morabito. Le sue dichiarazioni sono state definite dalla Procura “elementi di novità” e hanno offerto uno spaccato dettagliato sul ruolo dei clan calabresi nel sistema criminale globale.
Il processo, diviso in due tronconi (abbreviato a Reggio Calabria e ordinario a Locri), ha visto il giudice escludere l’aggravante mafiosa per alcuni capi di imputazione, ma ha comunque inflitto pene molto severe.

Le principali condanne

Ecco un estratto delle condanne più significative, riportando solo i nomi e le pene inflitte:
• Ballone Massimo – 18 anni
• Brandimarte Vincenzo – 8 anni e 4 mesi
• Bruzzaniti Bartolo – 20 anni
• Bruzzaniti Leone – 18 anni
• Bruzzese Vincenzo – 8 anni e 4 mesi
• Callipari Antonio – 16 anni
• Cappelletti Carmine Amedeo – 14 anni
• Catananti Nicolino – 14 anni
• Condoluci Carmelo – 8 anni
• Costanzo Sebastian – 14 anni
• Cristiano Francesco – 12 anni
• De Luggo Giovanni – 14 anni
• Falzea Giovanni – 3 anni
• Falzea Rosario – 6 anni
• Ficara Giuseppe – 10 anni
• Fotia Pietro – 20 anni
• Galatà Bruno – 2 anni
• Galatà Vincenzo – 14 anni
• Galluzzo Benjamino – 14 anni
• Giampaolo Antonio – 20 anni
• Giampaolo Giuseppe (06.02.2000) – 20 anni
• Giampaolo Giuseppe (26.08.2000) – 6 anni
• Giampaolo Sebastiano (1964) – 20 anni
• Giorgi Bruno – 20 anni
• Giorgi Domenico (1987) – 18 anni
• Giorgi Francesco – 20 anni
• Giorgi Giuseppe (1990) – 20 anni
• Giorgi Salvatore (1974) – 20 anni
• Giorgi Sebastiano (2001) – 16 anni
• Giorgi Vincenzo – 20 anni
• Gligora Francesco – 10 anni
• Grillo Giuseppe – 14 anni
• Kolgjokaj Indrit – 14 anni
• Iannaci Domenico – 18 anni
• Larosa Vincenzo – 18 anni
• Mammoliti Antonio – 14 anni
• Mammoliti Domenico (1968) – 20 anni
• Mammoliti Francesco (1973) – 20 anni
• Mammoliti Giuseppe (1971) – 20 anni
• Morabito Carmelo – 20 anni
• Murdaca Michele – 14 anni
• Nesci Francesco – 14 anni
• Nesci Giovanni – 14 anni
• Nirta Antonio – 16 anni
• Nirta Giuseppe – 14 anni
• Nirta Marcello – 12 anni
• Nirta Stefano – 20 anni
• Obradovic Nebojsa – 14 anni
• Pasquino Vincenzo – 6 anni e 8 mesi
• Pelle Carmelo – 10 anni
• Pelle Sebastiano (1991) – 10 anni
• Pellicano Giuseppe Carmelo – 12 anni e 4 mesi
• Pellicano Paolo – 14 anni
• Perre Francesco – 10 anni
• Perre Rocco – 8 anni e 4 mesi
• Perri Francesco – 14 anni
• Piperissa Ivano – 16 anni
• Raschella' Pietro – 10 anni
• Reitano Antonio – 18 anni
• Romeo Antonio (1970) – 20 anni
• Romeo Antonio (1979) – 14 anni
• Romeo Domenico (1991) – 14 anni
• Romeo Domenico (1998) – 12 anni
• Romeo Sebastiano (1977) – 20 anni
• Romeo Sebastiano (1997) – 20 anni
• Ruggeri Daniele – 8 anni
• Rugnetta Rocco – 14 anni
• Scipione Santo – 14 anni
• Sculli Francesco – 3 anni
• Staiti Giuseppe – 8 anni
• Strangio Francesco (1966) – 20 anni
• Strangio Francesco (1992) – 10 anni
• Strangio Sebastiano (1970) – 20 anni
• Strangio Sebastiano (1975) – 16 anni
• Tassone Gregorio – 16 anni

Un colpo alla 'ndrangheta ionica

Il maxi-processo “Eureka” rappresenta un duro colpo ai clan della Locride, area storicamente sotto il dominio delle principali famiglie mafiose della ‘ndrangheta. La sentenza, seppur in rito abbreviato, segna un punto di svolta importante per la giustizia calabrese e per il contrasto al crimine organizzato su scala internazionale.
L’esito dell’altro troncone processuale – quello ordinario in corso a Locri – sarà il prossimo banco di prova per la magistratura nella lunga lotta alla criminalità organizzata.