In piazza

La protesta degli studenti a Catanzaro: «Oltre 2mila in un unico istituto, accorpamento malsano»

VIDEO | I ragazzi del Galluppi non si dicono contrari alla misura ma contestano le modalità:  «Le esigenze gestionali e amministrative non coincidono con le esigenze delle scuole»

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di Luana  Costa
3 ottobre 2023
11:56

«Non potete liquidare la nostra istruzione» e ancora «accorparci sì ma con criterio». Sono questi alcuni degli striscioni che hanno sfilato questa mattina nel corteo di protesta inscenato da studenti, genitori e insegnanti del liceo classico Galluppi di Catanzaro contro la proposta di accorpamento con altri due istituti catanzaresi: l'istituto di istruzione superiore De Nobili e il convitto Galluppi.

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Circa trecento i manifestanti che hanno partecipato al corteo che ha raggiungo il palazzo della Provincia. «Il nostro liceo è una istituzione» ha dichiarato Denise Casaburi studentessa del Galluppi. «Adesso vorrebbero accorparci in unico istituto con oltre duemila alunni il che comporterebbe seri problemi. Siamo quindi scesi in piazza per far capire che una sola scuola non può permettersi di gestire così tanti alunni». «Le motivazioni economiche non possono sostituire la nostra identità» ha aggiunto Alessandra Femia.


«Noi non siamo contrari all'accorpamento perché siamo convinti che sia una misura di ridimensionamento che potrebbe anche garantire una crescita culturale e di intermediazione tra le scuole però quello contro cui oggi protestiamo è un accorpamento malsano» ha spiegato Isabella Folino.

«Noi vogliamo un accorpamento equo che non comporti numeri mostruosi e che paradossalmente va a discapito degli alunni impattando negativamente sulla vita dei docenti e degli studenti. Le esigenze gestionali e amministrative non coincidono con le esigenze delle scuole da accorpare, da quella media ai diversi indirizzi».

«Io credo che ogni scuola abbia bisogno di un preside o una preside capace di seguire i bisogni della scuola - ha aggiunto Leonardo Pio Viscomi -. A queste condizioni non credo che una sola persona possa gestire le necessità di circa duemila alunni. Tra l'altro la nostra scuola conta tantissimi progetti che sono conosciuti in tutta la Calabria e sarebbe un vero peccato dover rinunciare a qualcuno di questi».

Giornalista
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