Inquinamento ambientale

Inchiesta sui rifiuti nel Vibonese, sospesi due dirigenti della Regione Calabria e due funzionari dell’Arpacal - I NOMI

Secondo l'accusa avrebbero concesso e agevolato l'aumento del quantitativo di spazzatura in ingresso nell'impianto di compostaggio di Vazzano favorendo una serie di attività illecite

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di Redazione Cronaca
20 aprile 2024
12:19

I carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno e del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Vibo Valentia hanno dato esecuzione a un'ordinanza di applicazione delle misure interdittive emesse dal gip del Tribunale di Vibo, su richiesta della Procura di Vibo, nei confronti di due dirigenti della Regione Calabria e due funzionari dell'Arpacal, sospesi dal servizio per un mese.

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Il provvedimento riguarda l'indagine che lo scorso mese di marzo ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli stessi dirigenti e funzionari regionali che, a vario titolo, secondo l'accusa, concedevano e agevolavano l'aumento del quantitativo di rifiuti in ingresso nell'impianto di compostaggio di Vazzano favorendo una serie di attività illecite.


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Le misure interdittive disposte dal gip del Tribunale di Vibo Valentia, Barbara Borelli, interessano l'ingegnere Gianfranco Comito, 66 anni, di Vibo Valentia, direttore generale del Dipartimento "Ambiente e Territorio" della Regione Calabria ed in passato anche consigliere comunale a Vibo Valentia con il Psi; Vincenzo De Matteis, 51 anni, di San Fili (Cs), dipendente della Regione Calabria; Franco Dario Giuliano, 58 anni, di Ricadi (VV), funzionario dell'Arpacal di Vibo Valentia; Nicola Anselmo Ociello, 57 anni, di Vibo Valentia, funzionario dell'Arpacal. 

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