Il caso

Scalea, defibrillatore a rischio per un’antenna 5g: dopo le polemiche partono i lavori per l’installazione

VIDEO | Alcuni cittadini si sono ritrovati sul posto per manifestare vicinanza a Erika Scarfone, giovane la cui vita dipende da un dispositivo elettronico che potrebbe risentire dell'interferenza delle onde: con loro anche il sindaco Perrotta

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di Francesca  Lagatta
18 settembre 2023
20:30

Alla vicenda dell'antenna telefonica di tecnologia 5g a Scalea si aggiunge un altro capitolo amaro. Dopo la decisione del Tar di sospendere l'ordinanza del sindaco Giacomo Perrotta e il consiglio comunale turbolento dei giorni scorsi, questa mattina in via Fiume Lao si è registrato l'inizio dei lavori, così come erano stati programmati.

La notizia si è diffusa rapidamente e poco dopo alcuni cittadini si sono ritrovati sul posto in segno di vicinanza a Erika Scarfone e alla sua famiglia. La 25enne, che vive a 150 metri dalla nuova piattaforma, è portatrice di un defibrillatore, dispositivo elettronico che potrebbe salvarla in caso di arresto cardiaco, dal momento che è affetta da sindrome di Brugada. Da mesi chiede alle istituzioni il rinvio dell'installazione dell'antenna per svolgere ulteriori approfondimenti e scongiurare il rischio di possibili interferenze delle onde elettromagnetiche con il dispositivo salvavita, ma invano.


L'arrivo del sindaco

Questa mattina, insieme ai cittadini c'erano anche i consiglieri di minoranza Angelo Paravati ed Eugenio Orrico. Successivamente è arrivato anche il sindaco della città che, munito di fascia tricolore, ha chiesto di entrare nel cantiere e parlare con il direttore dei lavori, affiancato anche dagli esponenti dell'opposizione. Ma la ditta incaricata non ha potuto in alcun modo ritardare o rinviare i lavori: sulla vicenda pende una decisione del tribunale amministrativo che legittima l'installazione dell'antenna, almeno fino al marzo prossimo, quando i giudici decideranno nel merito ed emetteranno una sentenza definitiva.

Per garantire l'ordine pubblico, sono arrivate sul posto una pattuglia di carabinieri e gli agenti della polizia locale. Tuttavia, al momento l'antenna non risulta ancora attiva. «Domani sollecito il mio tecnico incaricato per avere prima possibile la perizia - fa sapere il primo cittadino - e chiedere l'anticipazione dell'udienza».

Il consiglio comunale

Al fine di chiarire ogni aspetto della vicenda e prepararsi alla sentenza prevista per marzo 2024, la maggioranza di Perrotta ha chiesto e ottenuto un consiglio comunale aperto per giorno 21 settembre, alle ore 18. All'incontro, fanno sapere i responsabili, sono stati invitati tecnici ed esperti di elettromagnetismo, nonché i rappresentanti della Wind Tre Spa, la compagnia telefonica che ha ordinato i lavori della nuova stazione radio.

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