Indagini

Sequestrate 75 tonnellate di pellet contraffatto, due indagati nel Crotonese

VIDEO | Coinvolti il titolare di un'impresa boschiva e il dipendente di un laboratorio di analisi. Il prodotto presentava valori del potere calorifero superiori a quelli reali, grazie a certificazioni chimiche appositamente rilasciate

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di Redazione
12 ottobre 2022
07:46

Circa 75 tonnellate di pellet sono state sequestrate dai finanzieri del Comando provinciale di Crotone, all’esito di un’attività d’indagine che vede coinvolti il titolare di un'impresa boschiva della presila crotonese ed il dipendente di un locale laboratorio di analisi. Il decreto di sequestro preventivo è stato emesso dal Gip presso il Tribunale di Crotone, su richiesta dalla Procura della Repubblica pitagorica, al fine di sottrarre dal mercato il pellet contraffatto e commercializzato in frode.

Le energie da biomassa, in un momento in cui il prezzo del gas e dei combustibili fossili risulta particolarmente instabile, rappresentano la prima alternativa tra le rinnovabili e la seconda fonte di riscaldamento per le famiglie e, di conseguenza, il volume degli scambi commerciali ha assunto dimensioni sempre maggiori. Parallelamente - spiegano le fiamme gialle -, laddove la possibilità di produrre utili è trainata dalla crescente domanda, risulta, altresì, crescente la possibilità di riscontrare condotte illecite nello specifico settore ed, in particolare, proprio nel settore del pellet da riscaldamento che è soggetto a particolari regole destinate a garantire la qualità della filiera produttiva e la conformità ambientale del prodotto.


In tale contesto si è inserita l’attività del Nucleo di polizia Economico-Finanziaria di Crotone che, avvalendosi anche del contributo specialistico dei militari del Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza, ha rilevato come il suddetto imprenditore avrebbe commercializzato il pellet utilizzando indebitamente un noto marchio di certificazione europea (sinonimo di garanzia di qualità per il consumatore finale) ed indicando sulle confezioni valori rappresentativi del cosiddetto “potere calorifico” notevolmente superiori a quelli reali, utilizzando a tal fine certificazioni chimiche appositamente rilasciate, rendendo il prodotto più appetibile per i consumatori.

Nel corso dell’operazione, eseguita presso l’impresa boschiva ed estesa anche ai rivenditori presenti nelle province di Crotone, Catanzaro e Cosenza, sono state sequestrate circa 75 tonnellate di pellet, confezionato in sacchi di plastica riportanti l’indicazione di un potere calorifico, pari a 5.400 kcal/kg, superiore a quello effettivamente accertato pari a 4.472 kcal/kg ed oltre 400.000 confezioni di plastica (da 15 kg cadauno) recanti alcune il citato marchio di certificazione ed altre le predette indicazioni fraudolente, tutte pronte per essere riempite del prodotto sequestrato.

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