L’intervento

Sequestro discarica Scala Coeli, Occhiuto: «Regione in campo per la tutela dell’ambiente. Accertare le responsabilità»

Il governatore interviene sulla vicenda della fuoriuscita di percolato confluito nel fiume Nicà: «Vogliamo chiarezza a tutela del territorio e della salute dei cittadini»

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di Redazione
22 giugno 2023
20:23
Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto
Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto

Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, sta seguendo in prima persona la vicenda della discarica di Scala Coeli, situata al confine tra le province di Cosenza e Crotone, interessata da una fuoriuscita di percolato che in parte è confluito nel vicino fiume Nicà. Nella giornata odierna il governatore ha incontrato, presso il proprio ufficio alla Cittadella di Catanzaro, il commissario straordinario di Arpa Calabria, Emilio Errigo, e il direttore generale del Dipartimento Ambiente della Regione, Salvatore Siviglia.

ArpaCal è intervenuta tempestivamente sul posto con proprio personale per monitorare la situazione e per dare supporto alle forze di polizia. Personale tecnico del servizio suolo e rifiuti del Dipartimento provinciale di Cosenza e i Carabinieri Forestali di Corigliano-Rossano hanno eseguito i campionamenti delle acque superficiali per fornire indicazioni in merito alla messa in sicurezza dell’area. Il sito è stato sottoposto a sequestro su disposizione dell’autorità giudiziaria per garantire l’immediata attivazione di quanto necessario per contenere il danno ambientale.


«La Regione sta seguendo con grande attenzione questa vicenda - afferma il presidente Roberto Occhiuto - e siamo a disposizione degli inquirenti: vogliamo chiarezza a tutela del territorio e a tutela della salute dei cittadini. ArpaCal, che ringrazio, ha dato un supporto indispensabile alle forze dell’ordine e continuerà a farlo, intensificando nei prossimi giorni la propria attività per salvaguardare l’ambiente: vanno monitorati il fiume Nicà e il tratto di mare antistante la foce di questo corso d’acqua per verificare l’impatto sull’area interessata da questo sversamento. Parallelamente bisogna lavorare per individuare le responsabilità. Sulla tutela dell’ambiente, in Calabria, tolleranza zero».

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