Le indagini

Il “serial killer della Riviera dei Cedri” incastrato da una catenina: è accusato di tentato omicidio a Bologna

L’uomo, originario di Scalea, avrebbe ammesso di aver aggredito un agricoltore. È disoccupato e alloggiava da circa un anno in una comunità a Vedegheto, nell’area dell’Appennino

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di Redazione
8 gennaio 2024
15:24

Un 55enne disoccupato originario di Scalea è stato fermato per il tentato omicidio di un agricoltore avvenuto la mattina del 4 gennaio a Tolè, frazione di Vergato (Bologna). I Carabinieri della compagnia di Vergato e del Nucleo investigativo di Bologna hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura di Bologna, nei confronti dell’uomo per i reati di tentato omicidio, porto abusivo di armi e violazione di domicilio.

L’uomo arrestato è Francesco Passalacqua, di Scalea, conosciuto come il “serial killer della Riviera dei Cedri”, condannato all’ergastolo per tre delitti (vittime furono due pastori e un agricoltore) compiuti a fine anni Novanta nell’area dell’Alto Tirreno cosentino. A quanto pare, si trovata in libertà vigilata e alloggiava da circa un anno in una comunità a Vedegheto, sempre in Appennino.


I fatti risalgono alla mattina del 4 gennaio 2024, quando un agricoltore 65enne è stato aggredito nel suo cortile di casa da uno sconosciuto che lo ha accoltellato senza motivo all’addome e al braccio sinistro. Il 65enne è riuscito a difendersi facendo allontanare l'aggressore; soccorso dal 118 e trasportato al pronto soccorso dell'ospedale Maggiore di Bologna, è stato medicato e giudicato guaribile in 30 giorni. Le indagini dei Carabinieri hanno confermato la versione della vittima, escludendo la tentata rapina o un vecchio conto in sospeso tra i due soggetti, che probabilmente non si erano mai visti prima di allora. Inoltre, ispezionando l’area in cui si erano verificati i fatti, una zona dell’Appennino bolognese frequentata dagli escursionisti che raggiungono la vicina “Cappella Alpina – Madonna della Neve”, i carabinieri hanno notato delle tracce di sangue e raccolto da terra una catenina e un crocifisso di metallo con un pelo attorcigliato che il 65enne aveva strappato dal collo del suo aggressore per evitare le coltellate.

Alcuni testimoni inoltre hanno raccontato di aver avvistato un ciclista solitario che si aggirava con fare sospetto in zona. e che non era la prima volta che era stato visto in zona. I carabinieri hanno scoperto che si trattava del 55enne, residente nella canonica di una chiesa situata nelle vicinanze. Rintracciato, è stato sottoposto a fermo emesso dalla Procura di Bologna considerato il pericolo di fuga del 55enne, gravato da precedenti per omicidio volontario, indiziato di diversi incendi e sottoposto alla libertà condizionale. Il 55enne ha ammesso il fatto ed è stato portato nel carcere di Bologna.

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