Il reparto prevenzione crimine del commissariato di Polizia di Siderno è a rischio chiusura, come denunciato anche dal Sindacato autonomo di polizia. Per questo motivo il consiglio comunale della cittadina ionica ha approvato all’unanimità una mozione con la quale chiede al sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno Wanda Ferro «di adoperarsi a salvaguardia della presenza del Reparto di Prevenzione Crimine del Commissariato di P.S. di Siderno. Si tratta infatti, di un fondamentale presidio di sicurezza a rischio chiusura, in base a quanto denunciato dai sindacati di Polizia dopo la riunione col Capo della Polizia tenutasi lo scorso 6 marzo nella sede del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Viminale».

In apertura dei lavori assembleari, il presidente del consiglio comunale, Alessandro Archinà, ha accolto la richiesta formulata dal consigliere Stefano Archinà del gruppo “Siderno 2030”, finalizzata a procedere a una sospensione per concordare un’iniziativa unitaria in tal senso. Nel corso della discussione, il sindaco Mariateresa Fragomeni ha proposto di investire della questione il sottosegretario Ferro, parlamentare calabrese di lungo corso, confidando nella sua conoscenza del territorio e delle conseguenze legate alla presenza asfissiante della criminalità organizzata.

Quindi, tutti i consiglieri hanno accolto la proposta e sottoscritto il testo, inviato nella giornata di ieri al sottosegretario Ferro.

Il testo della mozione del consiglio comunale di Siderno

«Il consiglio comunale di Siderno, dopo l’incontro tenutosi al Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno lo scorso 6 marzo, presieduto dal Capo della Polizia, Prefetto Vittorio Pisani, e incentrato sull’ipotesi di chiusura dei Reparti di Prevenzione Crimine nelle città di Reggio Emilia, Perugia, Potenza, San Severo, Lecce, Rende e Siderno, esprime, unitamente al sindaco e alla giunta la propria forte preoccupazione per la paventata chiusura del Reparto di Prevenzione Crimine afferente al Commissariato di P.S. di via Amendola, da oltre mezzo secolo presidio di tutela della sicurezza dei cittadini in una terra che patisce la presenza opprimente della criminalità organizzata, notoriamente dannosa per il tessuto sociale ed economico della comunità, le cui condotte hanno altresì pesantemente condizionato il funzionamento delle istituzioni cittadine dei decenni passati».
Un’ipotesi, quella della chiusura del Reparto Prevenzione Crimine di Siderno che, «così come in altri territori ad alta densità mafiosa come San Severo, Lecce e Rende, appare incomprensibile, specie nella misura in cui fa il paio con l’apertura di un analogo presidio a Gorizia. Il civico consesso, nella sua interezza, rileva come da parte del Ministero dell’Interno, nel giro di poche settimane, siano emersi due segnali in palese contraddizione tra loro: da un lato l’emanazione del Decreto Sicurezza; dall’altro l’accelerazione (stando a quanto emerso nelle ultime riunioni indette dal Capo della Polizia nella sede del Dipartimento della Pubblica Sicurezza) del processo di razionalizzazione dei Reparti di Prevenzione Crimine che comporterebbe la chiusura di sette importanti presidi».

Per queste ragioni, «al fine di scongiurare il concretizzarsi della paventata chiusura del presidio cittadino», l’assise civica sidernese «decide di investire della questione il sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, Wanda Ferro, parlamentare calabrese di lungo corso e profonda conoscitrice del territorio, affinché possa adoperarsi a salvaguardia della presenza del Reparto Prevenzione Crimine di Siderno, la cui chiusura renderebbe questo territorio più fragile e meno sicuro. Il consiglio comunale, il sindaco e la giunta sono certi – è la chiosa del testo inoltrato – che il sottosegretario ferro sposerà questa causa».