Lotta alla ’ndrangheta

Un piano per uccidere il figlio di Gratteri, non si arresta l’onda di reazioni dopo le parole del pentito

Da destra a sinistra, sono tanti i messaggi di solidarietà che continuano ad arrivare al procuratore di Catanzaro dopo le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Cataldo

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di Redazione
19 settembre 2021
16:52

Non si arresta l’onda di reazioni alle parole del neopentito Antonio Cataldo secondo cui, nel 2013, le cosche della Locride avrebbero ideato un piano per uccidere il figlio minore del procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri. Dopo gli attestati di solidarietà arrivati ieri, sono diversi i messaggi di vicinanza e sdegno che ancora giungono dal mondo politico.

Mangialavori: «Necessario rafforzare la sicurezza di eroi come Gratteri»

«Non è la prima volta – afferma il senatore Giuseppe Mangialavori, componente della Commissione parlamentare Antimafia - che le cosche minacciano la famiglia del procuratore. Nel 2016, suo figlio maggiore stava per essere sequestrato a Messina. Questi due episodi dimostrano che la 'ndrangheta non ha mai abbandonato davvero i suoi metodi terroristici contro le istituzioni e i simboli dello Stato e che è necessario rafforzare la sicurezza di eroi civili come il dottor Gratteri e della sua famiglia. Al procuratore arrivi la vicinanza e la solidarietà di tutta la Calabria perbene».


Abramo: «Un uomo come Gratteri non può restare solo in questa lotta»

E il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, parla di episodio che «fa venire i brividi». «Non posso che rivolgere - afferma - la mia solidarietà al coraggioso magistrato, a suo figlio e a tutta la sua famiglia, sottolineando il disgusto nel leggere sulla stampa le rivelazioni di un pentito. I grandissimi risultati nella lotta alla 'ndrangheta che sta ottenendo il procuratore Gratteri, e la costante minaccia della mafia nei suoi confronti, dimostrano che la sua azione è da sempre efficace. E che un uomo come lui non può restare solo in questa lotta contro quel male assoluto che è la mafia».

Letta: «Gratteri è una bandiera del nostro Paese e della Calabria»

Solidarietà era stata espressa in mattinata anche dal segretario nazionale del Pd Enrico Letta, a Cosenza nell’ambito del tour elettorale per le regionali. «Esprimo tutta la solidarietà a lui e al padre, una persona della quale ho grandissima stima. È una bandiera positiva del nostro Paese e della Calabria. È una persona che veramente merita tutta la nostra stima e la grande riconoscenza di tutto il popolo italiano».

Salvini e la Lega calabrese: «Siamo accanto a Gratteri»

Messaggi anche da parte di Matteo Salvini e della Lega calabrese. «Massima solidarietà all'amico Nicola Gratteri, totale disprezzo per la 'ndrangheta, la sua violenza e le sue minacce. La Calabria è terra di bellezza, coraggio e lavoro, per questo ci sono stato tanto spesso, per questo ci tornerò anche giovedì in provincia di Catanzaro, Crotone e Cosenza», afferma il leader nazionale.

«Una vicenda molto grave. Da una parte, emerge la determinazione della criminalità organizzata a cercare in tutti i modi di bloccare le azioni penetranti del procuratore di Catanzaro, e, dall'altra, di come sia temuto in tutti gli ambienti, tanto che si rincorrono le voci sulle ragioni della sua non nomina a ministro», dichiara il commissario della Lega Calabria, Giacomo Saccomanno.  «Il vigore dell'azione investigativa di Nicola Gratteri - continua - spaventa tanti e, forse, oggi, maggiormente coloro che vivono nella zona grigia e che potrebbero essere raggiunti dai provvedimenti restrittivi richiesti dalla Dda. Indipendentemente da come poi si risolvono i processi penali, emerge, però, uno spaccato inquietante e pericolosissimo di come la cosa pubblica sia pesantemente condizionata dalle lobby affaristiche e di come, in tale contesto, si inserisce anche il potere mafioso. Ma, al centro di tale sistema esistono i cosiddetti “colletti bianchi”: coloro i quali predicano la legalità e, invece, sono legati a questi sistemi di profonda mafiosità. L'unico ad aver avuto il coraggio di andare più a fondo e scrutinare tali ambienti è stato Nicola Gratteri, che ha pagato e sta pagando un prezzo altissimo per la sua libertà e quella della sua famiglia».

«Sappiamo benissimo - dice ancora il commissario della Lega Calabria - quante persone, mafiose e non, vorrebbero fare saltare il procuratore di Catanzaro, ma la gente perbene e la politica sana devono fare barriera e sostenere, senza se e senza ma, la battaglia portata avanti, con coraggio, da quest'uomo che può avere tanti difetti, ma parla chiaro ed agisce con determinazione e nell'interesse della comunità. La Lega è accanto a Nicola Gratteri ed a tutti i magistrati che lavorano con serietà, onestà e nell'interesse delle istituzioni a tutela dei diritti calpestati da criminali che oggi si presentano anche in giacca e cravatta».

Occhiuto: «A Gratteri sostegno incondizionato»

Sulle dichiarazioni del pentito interviene anche Roberto Occhiuto, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Calabria e capogruppo alla Camera di Forza Italia. «Non è il primo caso - dice - e, purtroppo, non sarà l'ultimo. Per alcuni le minacce vigliacche fanno parte di una sorta di codice non scritto, che dobbiamo rigettare e combattere con forza. Chi, con il proprio lavoro e con la propria attività, si adopera quotidianamente per contrastare la criminalità organizzata, merita il nostro incondizionato sostegno. Gratteri in questi anni è stato costretto a vivere sotto scorta, rinunciando alla propria libertà, pur di continuare ad esercitare la sua attività di lotta alla 'ndrangheta: a lui la nostra vicinanza».

Rende: «L'opera di Gratteri sia ammirata dalla comunità cosentina»

«La massima e sincera solidarietà» a Gratteri viene espressa da Bianca Rende, candidata a sindaco di Cosenza con il sostegno di Movimento Cinquestelle, Tesoro Calabria e della lista "Bianca Rende Sindaca".  «Mi auguro - dichiara - che la sua opera sia ammirata e seguita dalla comunità cosentina anche nell'imminente comportamento elettorale, affinché si affermi che non potrà mai esserci sviluppo senza legalità e sicurezza istituzionale».

Siclari: «La 'ndrangheta ha devastato la Calabria, vicinanza a Gratteri»

«La criminalità organizzata – afferma il senatore di Forza Italia Marco Siclari, capogruppo in commissione Salute - è un cancro che ha devastato la nostra terra e che può essere estirpato grazie al lavoro costante, repressivo e punitivo, della magistratura, ma anche e soprattutto grazie alla buona politica che deve creare occasioni di crescita e di sviluppo lecite da opporre alla speculazione sul bisogno, sulla povertà e sull'affarismo, nella quale la 'ndrangheta trova terreno fertile per i propri affari criminali. Vicinanza e solidarietà al procuratore Nicola Gratteri».

Gasparri: «Gratteri esempio di impegno e coerenza»

«La legalità non si predica, si attua. E Nicola Gratteri, da sempre in prima linea nel contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico, è un esempio di impegno e di coerenza. Ma poiché anche la solidarietà non si esprime solo a parole, mi auguro che ci sia massima attenzione perché le presunte rivelazioni di un cosiddetto pentito siano adeguatamente verificate e si prendano le doverose misure a tutela sua e dei suoi familiari». Lo afferma, infine, il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.

Spirlì: «'Ndrangheta catasta di letame, la Calabria benedice Gratteri»

«Apprendo dalla stampa che la ndrangheta aveva deciso di colpire il procuratore Gratteri nei suoi affetti più cari: la 'ndrangheta si conferma essere quella catasta di letame che tutti conosciamo». Lo afferma il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì. «Il procuratore Gratteri - continua - che incontro spesso e che gode della mia affettuosa e fraterna stima, è un “Albero antico”, nobile e con radici profonde: delle intemperie morali di un branco di sciacalli e delle loro minacce non se ne cura. L’amore per la legge e per gli italiani lo fortifica e lo rende inattaccabile. La gente di Calabria benedice l’uomo e il fedele servitore dello Stato. Personalmente, manifesto la mia solidarietà e fratellanza, da cittadino e da Cristiano».

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