L’inchiesta

Vibo, lavori per l’alluvione del 2018: indagati due dipendenti della Provincia

Coinvolto anche il titolare di un’impresa che sarebbe stato favorito con la procedura della somma urgenza per le opere da realizzare a Nicotera e sulla strada per Spilinga

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di Giuseppe Baglivo
28 settembre 2021
06:51

Ancora un’inchiesta sulla Provincia di Vibo Valentia dopo quella aperta dalla Dda di Catanzaro che ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio anche nei confronti di tre dipendenti dell’ente (Isaia Angelo Antonio Capria, Gaetano Del Vecchio e Antonio Francolino, indagati per turbata libertà degli incanti) e dello stesso presidente Salvatore Solano (al quale vengono contestati i reati di corruzione, scambio politico mafioso e turbata libertà degli incanti con l’aggravante mafiosa). Questa volta ad accendere i “riflettori” sulla Provincia è la Procura ordinaria guidata dal procuratore Camillo Falvo che mira a fare luce sui lavori di somma urgenza per il ripristino e la messa in sicurezza della strada provinciale numero 30 Nicotera-Nicotera Marina e della provinciale numero 23 Spilinga-Nicotera a seguito degli eventi alluvionali del giugno 2018.

L’alluvione del 2018 nel Vibonese

Tre gli indagati destinatari di un avviso di garanzia per il reato di concorso in abuso d’ufficio con ingiusto vantaggio patrimoniale: Antonio Minarchi (dipendente dell’ente, direttore dei lavori), Antonio Francolino (dipendente dell’ente, in qualità di responsabile del procedimento), Pasquale Romano (legale rappresentante dell’impresa “Romano srl”). Secondo l’accusa, in concorso tra loro, Antonio Minarchi e Antonio Francolino – rispettivamente tecnico e responsabile del settore Viabilità dell’amministrazione provinciale, ossia in qualità di pubblici ufficiali – nello svolgimento delle rispettive funzioni avrebbero abusato dei poteri del proprio ufficio violando specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge, e in particolare i principi di correttezza, imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione, oltre alla violazione della procedura per l’affidamento dei lavori di somma urgenza.


I lavori a Nicotera e Spilinga

Dopo aver proceduto all’affidamento diretto in favore dell’impresa di Pasquale Romano dei lavori di somma urgenza per il ripristino e la messa in sicurezza della strada provinciale Nicotera-Nicotera Marina nel mese di giugno 2018, a seguito di eventi meteorologici a carattere alluvionale, Minarchi e Francolino «affidavano nuovamente alla medesima impresa, nel mese di agosto 2018 – si legge nella contestazione elevata dalla Procura – i lavori con la procedura di somma urgenza per il completamento delle stesse opere realizzate due mesi prima lungo il medesimo tratto di strada (S.p. num. 30 Nicotera – Nicotera Marina), nonché i lavori da eseguirsi sulla S.p. 23 Spilinga-Nicotera in località “Madonna della Scala” relativi alla costruzione di gabbioni, raccolta di acque bianche e ripristino di un canale in cemento». Il tutto, secondo l’accusa, in assenza dei requisiti previsti dalla legge «ovvero di quelle situazioni impreviste, imprevedibili e comunque non preventivamente note all’amministrazione provinciale che comportino un imminente pericolo alla pubblica e privata incolumità, così procurando intenzionalmente – conclude la Procura – a Pasquale Romano un ingiusto vantaggio patrimoniale consistito nell’importo totale dei lavori quantificato in 184.220,00 euro».

Antonio Minarchi è difeso dall’avvocato Santo Cortese ed è già stato ascoltato – dopo l’informazione di garanzia – dalla Guardia di finanza fornendo i chiarimenti richiesti in ordine alle contestazioni ed alla sua posizione. Antonio Francolino e Pasquale Romano sono assistiti dall’avvocato Ignazio Di Renzo.

Giornalista
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