Cosenza, apre ai fedeli il convento della suora con le stigmate

Quando Madre Elena era in vita, folle di credenti e di curiosi si accalcavano ai cancelli dell'istituto per veder vivere sul suo corpo la Passione di Gesù
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29 marzo 2018
13:51

Si rinnova anche quest'anno l'appuntamento del Venerdì Santo presso la Casa Madre delle Suore Minime della Passione : venerdì 30 marzo, dalle 12.00 alle 15, le suore che proseguono l'Opera di Madre Elena Aiello apriranno le porte dell'istituto in via dei Martiri, nella zona Sacra del Vallone di Rovito, a Cosenza, per accogliere tutti i fedeli che vorranno vivere in comunità le tre ore di preghiera che rappresentano l'agonia di Gesù sulla Croce. La ricorrenza riveste un significato particolare, non solo perché quando Madre Elena Aiello, la "Monaca Santa", era in vita, folle di credenti e di curiosi si accalcavano ai cancelli dell'istituto per vederla vivere sul suo corpo la passione del Cristo sul patibolo, tramite il dono delle stigmate. Ma si tratta anche di una celebrazione speciale, perché quest'anno ricorrono i 90 anni dalla fondazione della "famiglia religiosa" che da quel lontano 17 gennaio 1928 non ha mai smesso di accogliere ed educare l'infanzia orfana e bisognosa del cosentino.

La storia della monaca santa

Dopo la prima sudorazione di sangue che ebbe nella sua casa natale a Montalto Uffugo il 2 marzo del 1923, dal Venerdì Santo del 1928 Madre Elena si ritirò nella solitudine della sua cella per vivere nel riserbo e nella discrezione ciò che il suo corpo pativa e che tanto clamore avrebbe potuto suscitare. Eppure la notizia si sparse a macchia d'olio. Centinaia di persone sembravano darsi appuntamento in quel venerdì di Passione, tanto che si rese necessario il ricorso alle forze dell'ordine per arginare la folla. Oggi centinaia di pellegrini arrivano da tutta la Calabria per pregare sui resti mortali della "Monaca Santa", che è giunta agli onori degli altari nel 2011. «Aprire le porte ai fedeli che vorranno pregare insieme a noi è un gesto simbolico di apertura del nostro cuore a Cristo, nella Settimana Santa, ma anche di apertura ai più piccoli e agli ultimi della nostra città, come la Madre Elena ci ha insegnato con il suo esempio di vita", spiega suor Eugenia Amodio, Superiora Generale delle Suore Minime della Passione di N.S.G.C. "Siamo certi - dice Madre Eugenia - che chiunque sceglierà di conoscere più da vicino la nostra ormai storica realtà, tornerà a casa diverso da com'era prima di varcare l'ingresso della nostra casa».


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