Giornata mondiale contro il cancro infantile, ecco le iniziative a Cosenza

“Melograni in città per dare radici alla speranza di guarigione”, il titolo della campagna nazionale che nella città bruzia sarà concretizzata dall’Associazione Gianmarco De Maria

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di Stefania Belvedere
14 febbraio 2019
11:44
Bambini
Bambini

Si celebrerà domani, 15 febbraio,  la XVIII Giornata mondiale contro il Cancro infantile, data scelta dall’Organizzazione mondiale della Sanità per affrontare le problematiche dei bambini e degli adolescenti con tumore e delle loro famiglie. In questo giorno, in tutto il mondo, le associazioni, unite nel network globale Childhood Cancer International (CCI), danno vita ad iniziative scientifiche e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, di sostegno e vicinanza a quanti combattono contro questo male ogni giorno. Sul piano nazionale la Giornata vuole essere l’occasione per riaffermare l’impegno dei genitori italiani riuniti nella Fiagop — Federazione italiana associazioni genitori oncoematologia pediatrica, socio fondatore Cci — nella lotta contro i tumori infantili, nello sviluppo della cultura della prevenzione, nella tutela dei diritti dei bambini e degli adolescenti colpiti da questa malattia e della popolazione dei guariti.

 


Le iniziative

Domani in molte città avrà luogo l’iniziativa di sensibilizzazione pubblica “Diamo radici alla speranza, piantiamo un melograno” a cura delle associazioni federate Fiagop e di quelle che ad essa si affiancano. A Cosenza l’Associazione “Gianmarco De Maria”  ne organizza la messa a dimora presso l’aiuola antistante l’ingresso dell’ospedale Annunziata, intorno alle ore 11,00.

 

I dati

Il cancro continua ad essere la principale causa di morte nei pazienti pediatrici nel mondo, tra le malattie non trasmissibili. A livello mondiale ogni anno sono diagnosticati circa 300 mila nuovi casi (si tratta di una stima in difetto poiché in molti paesi non esiste ancora un registro). Ogni tre minuti nel mondo un bambino muore. Circa l’80% dei malati pediatrici vive nei paesi a basso reddito, nei ‘sud’ del mondo e, l’80% di loro non ce la farà, perché lì non avrà né una diagnosi corretta, né una possibilità di cura. Più di 100.000 malati ogni anno potrebbero guarire se anche a loro fosse garantita una tempestiva diagnosi e l’accesso alle cure al pari dei loro coetanei dei paesi più sviluppati. In Italia, ogni anno, si ammalano di tumore (linfomi e tumori solidi) o leucemia circa 1400 bambini e 800 teenager. Grazie agli straordinari progressi fatti negli ultimi decenni, circa l’80% degli ammalati guarirà; rimane però quel 20% per il quale ancora non sono state individuate terapie efficaci. Negli ultimi anni si sono infatti raggiunti eccellenti livelli di cura e di guarigione per leucemie e linfomi, rimangono ancora basse le percentuali di guarigione per tumori cerebrali, neuroblastomi e osteosarcomi.

 

  

 

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