Il mondo femminile attraverso i reperti archeologici, focus a Siderno

L’appuntamento “Gli inganni della bellezza” offrirà un excursus sugli oggetti delle donne utilizzati nell’antichità per valorizzare il proprio aspetto fisico

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di Redazione
7 marzo 2019
09:55
Reperti archeologici
Reperti archeologici

Venerdì 8 marzo, alle ore 17.30, a Siderno (Reggio Calabria), al Cinema Teatro Nuovo, Rossella Agostino, direttore Musei e parco archeologico statale di Locri, ricadenti nel Polo museale della Calabria, guidato da Antonella Cucciniello, terrà una conversazione su una tematica suggestiva e di grande fascinazione: Gli inganni della bellezza. L’interessante proposta è parte integrante del progetto “8 Marzo Woman International day” - curato da Aristide Bava e Pasquale Giurleo.

 


La conversazione della Agostino, dedicata alle testimonianze archeologiche del mondo femminile da Locri antica e dal  suo territorio, è un excursus millenario che narra dell’abilità degli artigiani orafi, creatori di monili o dei ceramisti che realizzarono contenitori dalle diverse forme per unguenti e profumi, offrendo l’occasione di riflettere sui gusti, sui costumi e sulle leggi del tempo sull’uso del trucco così come sugli scambi commerciali o le produzioni locali.  La conversazione - occasione per la quale i curatori del progetto hanno voluto la ristampa del piccolo e prezioso volumetto “Gli inganni della bellezza” edito da Rubbettino - dedicherà uno spazio alle testimonianze letterarie antiche come le citazioni di Ovidio, Plinio, Galeno che guidavano all’uso di rimedi naturali per la cura della pelle o all’utilizzo di elementi naturali per il trucco ammonendo saggiamente le fanciulle però a non curare solo aspetto esterno. Quel trucco che caratterizza spesso i volti femminili (foto guidamuseo.it) delle statuette fittili rinvenute nel territorio locrese e cauloniate ed esposte nei rispettivi musei.

 

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