Il progetto

Moscerine Film Festival: al via il concorso cinematografico per registi, sceneggiatori e attori under 12

Bambini e ragazzi diventano parte attiva nel processo creativo per un uso consapevole dei nuovi linguaggi e delle immagini, grazie a un programma ricco di laboratori, lungometraggi, corti e premiazioni

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di Antonella Inicorbaf
26 aprile 2023
19:00
La presentazione del Moscerine Film Festival
La presentazione del Moscerine Film Festival

Al via la seconda edizione di Moscerine Film Fest, l’evento cinematografico nato con l’intento di educare le nuove generazioni all’immagine, creando consapevolezza all’uso dei nuovi media e degli smartphone.

Il progetto è interamente dedicato, realizzato e condotto dai più piccoli. Nella scorsa edizione hanno partecipato 50 cortometraggi realizzata da giovani under 12: protagonisti moltissimi bambini e due giovanissime conduttrici. Il progetto nasce da un’idea dell’associazione Le Moscerine, che opera nel Lazio dal 2014, sviluppando forme di aggregazione e interessanti aspetti artistici. La prima edizione si è tenuta al Cinema l’Aquila, punto di riferimento dello storico quartiere Pigneto, fucina di artisti e cineasti.


Tra le infinite forme artistiche e di espressione le immagini sono il catalizzatore d’eccellenza per i più piccini. Educare all’immagine significa dare ai bambini strumenti per capire, per conoscere, per immaginare e per sognare. Spiegare “cosa è” e “come si fa” riesce a fornire, a bambini e ragazzi, gli strumenti e le competenze per dar loro un punto di vista stimolante, rendendoli partecipi di un processo in cui non sono più semplicemente fruitori passivi.

I bambini diventano i veri protagonisti, la parte attiva di un processo. Utilizzando i media: la macchina fotografica, la videocamera o più semplicemente il cellulare danno l’opportunità di raccontare storie, momenti di vita, attimi di passaggio. Insegnare l’educazione all’immagine, sin da piccolissimi, vuol dire non solo far crescere spettatori consapevoli – anche nell’uso dei nuovi media – ma anche narratori informati.

Ed è proprio da questo comune denominatore che nasce l’idea di cooperare con le associazioni sul territorio. Il Festival è solo uno dei progetti dell’associazione: dà un punto di vista diverso al cinema, un uso consapevole dei nuovi linguaggi e delle immagini, grazie a un programma ricco di laboratori, lungometraggi, corti e premiazioni.

Dagli incontri casuali nascono collaborazioni inaspettate: grazie ad una puntata di vis-à-vis e al confronto tra Federica Alderighi, una delle produttrici del Festival e Paola Bottero, autore del programma prodotto da viaCondotti21 per LaC, si sono create nuove sinergie. La cooperazione nasce anche dall’esigenza di voler ampliare i temi legati ai nuovi media, di cui da sempre ci occupiamo, estendendoli al territorio e alle associazioni.

Singolare la storia di uno dei cortometraggi premiati lo scorso anno: da casa a scuola, dove una giovane filmaker, Micol Mia Petrillo, narra il tragitto fatto ogni mattina per arrivare a scuola. Lo fa utilizzando un suo linguaggio, ma soprattutto la sua prospettiva di bambina di 4 anni, a partire dall’inquadratura bassa, a livello dei suoi occhi e dunque della sequenza di specchietti retrovisori delle auto parcheggiate lungo il marciapiede.

Educare ad un uso consapevole dei media, trovare un equilibrio tra uso quotidiano e dipendenza, insegnare ai bambini ad essere dei consumatori critici di immagini: appuntamento all’inizio di maggio, quando il Festival presenterà e premierà i nuovi lavori under 12.

 

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