Il concorso letterario presentato oggi dal presidente della fondazione Pino Bova, alla presenza del sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà: «Manifestazione che fa arrivare in città personalità di spicco del mondo della cultura e fa conoscere loro le nostre bellezze»
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Designati i vincitori dei premi letterari Rhegium Julii, giunti alla 57esima edizione. Milena Palminteri per il suo "Come l'arancio amaro" (ed. Bompiani) riceverà il premio Corrado Alvaro-Narrativa; Milena Gabanelli e Simonia Ravizza, autrici di "Codice rosso" (ed. Fuoriscena) vincono il Premio Leonida Repaci per la saggistica; a Giancarlo Pontiggia e "La materia del contendere" (ed. Garzanti) andrà il premio Lorenzo Calogero per la poesia; Fabrizio Mollo con "Gli altri" (ed. Rubbettino) alzerà il premio Gaetano Cingari per gli studi meridionalistici; Vito Mancuso, teologo e filosofo, è, infine, il vincitore del Premio internazionale Rhegium Julii.
L'edizione 2025 dei premi, che vedrà la sua conclusione con la cerimonia finale venerdì prossimo al teatro comunale Francesco Cilea di Reggio Calabria, è stata presentata dal presidente della fondazione Pino Bova, alla presenza del sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà.

«Noi non saremo soltanto compagni di viaggio, ma i primi sostenitori di chi, come il Regione Julii, promuove la cultura, la storia, i valori identitari della città declinandoli al futuro e costruendo la nostra comunità». Così Falcomatà ha sottolineato l'impegno della Città Metropolitana e del Comune verso una realtà che, in 57 anni, «ha permesso di far arrivare, in città, i maggiori scrittori di fama nazionale e internazionale, personaggi di spicco del mondo della letteratura, della poesia, del giornalismo e, allo stesso tempo, ha consentito di far conoscere le nostre peculiarità e bellezze a centinaia di personalità del mondo della cultura. Credo - ha aggiunto - che oltre a questo grande merito, la neonata fondazione possa contare anche il pregio di aver saputo guardare oltre i propri confini, aprendosi alle tante altre associazioni presenti sul territorio nella piena consapevolezza che la cultura è un valore che non appartiene ad uno solo, ma è un bene di tutti».
Bova, invece, ha rappresentato le tre novità principali di questa nuova edizione: «La nascita della fondazione per costruire ipotesi di relazioni con istituzioni e imprese per rafforzare il mondo della cultura; la nomina del nuovo presidente della giuria, Roberto Napoletano, figura di spicco del mondo del giornalismo e della cultura, che succede a Corrado Calabrò, al quale dobbiamo un profondo ringraziamento per quello che rappresenta per il Paese e per l'opera nel campo della poesia; l'apertura del premio alle scuole superiori, dove sono nati gruppi giovanili per far crescere nuovi talenti».

