Nuovi scenari

Baker Hughes a Corigliano Rossano, con la mediazione della Regione si va verso il sì (anche di Stasi)

L'azienda avrebbe prospettato al sindaco una mitigazione dell'impatto ambientale, restano però ancora dei nodi da sciogliere. I sindacati pronti a confronti più concreti, Guido (Cgil): «Si ragioni su compensazioni e ricadute occupazionali». Domani il progetto sarà illustrato alla città

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di Luca Latella
18 gennaio 2024
17:01
Il porto di Corigliano Rossano
Il porto di Corigliano Rossano

Il “no” politico fornito dal sindaco di Corigliano Rossano all’investimento industriale di Baker Hughes al porto, potrebbe dissolversi nella conferenza dei servizi che si chiuderà il prossimo 4 febbraio. È questa la netta sensazione emersa dalla riunione di ieri tra il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, il presidente dell’Autorità di sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli ed i sindacati.

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L’azienda – da quanto appreso – pare abbia prospettato al sindaco una mitigazione dell’impatto ambientale (come la riduzione in altezza o lo trasloco di alcuni capannoni) mentre permangono ancora i problemi legati al piano regolatore portuale che dovrebbero essere fugati molto presto.
Nell’accogliere le rivendicazioni di Stasi sulla banchina croceristica ed i maggiori servizi alla marineria, la Regione si è impegnata ad aprire un tavolo con il Comune di Corigliano Rossano, mentre l’Autorità di sistema portuale invierà oggi il piano regolatore portuale che consentirà agli uffici tecnici comunali di esprimere il parere urbanistico necessario all’insediamento di Baker Hughes.


Uno dei nodi da sciogliere resta il reperimento di altri fondi necessari alla realizzazione della banchina croceristica che dovrebbe costare più degli undici milioni preventivati dall’Autorità portuale.
Il sindaco, nel confermare di non avere alcuna pregiudiziale sull’investimento, ha sostanzialmente chiesto un confronto più ampio sull’infrastruttura, rivendicando discussioni sullo sviluppo complessivo, rispetto a quello esclusivamente industriale che, in questo caso – con le giuste prospettive – potrebbe essere compatibile con le potenzialità turistiche e l’erogazione di maggiori servizi per la flotta peschereccia di Schiavonea. Tutti elementi, insomma, che starebbero trasformando quel “no” del sindaco in un “sì”.

Guido: «Si apra la seconda parte del confronto su compensazioni e ricadute occupazionali»

Un “sì” confermato anche dalla Cgil, presente alla riunione con il segretario regionale Angelo Sposato ed il segretario comprensoriale Sibaritide-Pollino-Tirreno, Giuseppe Guido.
Dal punto di vista prettamente sindacale, una volta incassato il parere favorevole di tutti, bisognerà aprire una seconda fase di confronto, questa volta con l’azienda, sulle reali ricadute occupazionali e sulle compensazioni al territorio.

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Dopo «l’esito positivo della riunione – così Guido definisce il summit di ieri – nell’auspicio che la conferenza dei servizi del 4 febbraio possa chiudersi col parere positivo di tutti gli attori in campo, parte la seconda fase del confronto che avrà connotati prettamente sindacali».

«Chiederemo un incontro a Baker Hughes – spiega Giuseppe Guido a LaC News 24 – per iniziare immediatamente a ragionare di profili, qualifiche, contratto, livelli e capire nel merito quali sono le ricadute occupazionali effettive dell’impianto. Chiederemo anche un tavolo di confronto, con la presenza imprescindibile dell’amministrazione comunale, per le opere compensative tese a valorizzare la città di Corigliano Rossano e le professionalità del territorio. Qualora non ci fossero bisognerà avviare un percorso di formazione, con il pieno coinvolgimento dell’Università per le professionalità specialistiche apicali, e con gli istituti tecnici del territorio. Bisognerà ragionare sulle opere compensative – insiste il sindacalista della Cgil – così come si fa ogni qual volta una grande azienda investe in un territorio. Si potrebbero imbastire percorsi sulla riqualificazione urbana di Rivabella, sulla mitigazione ambientale dell’impatto dei capannoni».

Guido sembra non avere dubbi sul buon esito dell’operazione e sull’avvio della seconda fase del confronto con l’azienda americana, «viste le solide relazioni sindacali» e non esclude ulteriori sviluppi.
«Potremmo chiedere, in futuro – conclude – la produzione di piccoli pezzi a Corigliano Rossano perché si tradurrebbe in un investimento di altra natura e ricadute occupazionali elevate all’ennesima potenza».

Il progetto presentato alla città

Domattina alle 11, nella sede dell’Autorità portuale di Schiavonea, il management di Baker Hughes presenterà il progetto relativo all’insediamento industriale, come già avvenuto a dicembre nella sede di Unindustria Calabria, a Catanzaro. L’incontro, a cui parteciperà anche Agostinelli, è stato organizzato dal senatore Ernesto Rapani.

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