Nel secondo semestre del 2024 sono stati sottratti 109 milioni di euro. Aumentano i casi di “manipolazione del pagatore”. Rischi maggiori per gli acquisti sulle piattaforme di e-commerce nei Paesi extra europei
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Aumentano le frodi a danno dei titolari di conti correnti, diminuiscono i furti di denaro effettuati attraverso i pagamenti con carte di debito e di credito e con i prelievi dagli sportelli automatici. Nel secondo semestre del 2024 sono stati sottratti 109 milioni di euro. Gli strumenti più utilizzati sono i bonifici ordinari e i bonifici istantanei: per i primi le perdite medie, ad operazione, sono pari a 5.864 euro, per i secondi sono pari a 1.666 euro. Le frodi sulle carte di pagamento rendono in media 87 euro a furto, quelle sui pagamenti per gli acquisti online 45 euro. I prelievi dagli sportelli automatici sono più onerosi per le vittime: costano in media 471 euro. Lo dice l’ultimo rapporto della Banca d’Italia sulle operazioni di pagamento fraudolente in Italia nel secondo semestre del 2024. L’incidenza delle perdite da frode sostenute dall’utente è maggiore nel caso dei bonifici (89%) e dei prelievi da Atm (51%) rispetto ai pagamenti con carte (31%) e con moneta elettronica (40%).
Il valore dei bonifici fraudolenti, esclusi quelli eseguiti allo sportello, ammonta a 65,5 milioni di euro (+61% su base annua). Il valore delle operazioni fraudolente con carte di pagamento (debito e credito) è stato pari a 34 milioni (-20% rispetto al 2023) mentre quello con moneta elettronica è stato di 9 milioni (-36% nel 2024). Il numero di bonifici fraudolenti inviati tramite banche, poste e altri istituti di pagamento italiani risultano essere 25.600 (+90% su base annua). Le operazioni fraudolente con carte di pagamento sono state 386.364, quelle su pagamenti elettronici 191.983. Il numero di furti agli sportelli di prelievo è stato pari a 20.500 per un valore stimato di 90mila euro. Nel secondo semestre del 2024 sono aumentati i casi di frode attraverso la “manipolazione del pagatore”: il cliente viene cioè indotto ad effettuare un pagamento dal frodatore che sfrutta informazioni raccolte tramite tecniche di social engineering. Il valore complessivo delle frodi da manipolazione ha registrato un incremento del 49%, per tutti gli strumenti di pagamento, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per questa tipologia di furti non è possibile attivare automaticamente i meccanismi di rimborso a favore del cliente previsti dalla normativa, rendendo più difficile il recupero delle somme.
Nel complesso, l’analisi della Banca d’Italia evidenzia che l’esposizione a casi di frode è più elevata nei pagamenti con carte e con moneta elettronica, ma la perdita potenziale è più ingente nel caso dei bonifici. I più rischiosi perché difficilmente individuabili, specie se le somme pagate sono di piccola entità, sono i pagamenti a distanza. La maggior parte delle operazioni fraudolente con carte di pagamento e con moneta elettronica riguarda operazioni transfrontaliere, soprattutto verso Paesi extra europei: queste operazioni rappresentano il 71% del totale. Nel caso della moneta elettronica, l’incidenza sale al 75% in termini di valore e all’85% in termini di numero. Per i bonifici la quota di operazioni fraudolente transfrontaliere risulta più contenuta: 30% in valore e 22% in numero. La principale misura di sicurezza che consente di contrastare le frodi è l'autenticazione forte del cliente, una procedura che consente di convalidare l’identità di colui che effettua il versamento. Dal 9 ottobre banche, poste e altri istituti di pagamento italiani avranno l’obbligo di effettuare, in tempo reale, la verifica sull’iban e sui dati del beneficiario del bonifico, sia istantaneo che tradizionale, e segnalare eventuali discrepanze prima che il cliente autorizzi l’operazione di pagamento.