Non più risorse economiche spesso concesse a pioggia e senza costrutto: stavolta la Regione Calabria concede professionalità. È il succo del progetto "Crescere in Comune” che la Giunta regionale calabrese ha presentato al ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo nel punto d'ascolto che il delegato del Governo Meloni ha tenuto alla cittadella di Catanzaro nell'ambito del progetto di semplificazione della burocrazia.

Le quattro linee d’intervento

«È un progetto molto ambizioso che dura tre anni – ha detto il vicepresidente dell’esecutivo Filippo Pietropaolo –  con una dotazione finanziaria importante di circa 20 milioni e che prevede un affiancamento ai piccoli comuni da parte di professionisti su quattro aree tematiche che giudichiamo particolarmente rilevanti e che sono la gestione dell'ambiente, del demanio, l'economia circolare, il Pnrr e la gestione finanziaria. Questo affiancamento da parte dei professionisti – aggiunge – è supportato da applicativi e soluzioni informatiche che sono nel nostro data center regionale e verranno rese gratuitamente disponibili ai comuni perché l'utilizzo di questi applicativi potrà essere migliorato e reso particolarmente efficiente nei confronti dei comuni da questi professionisti da noi mandati a supporto. Insomma un progetto ambizioso che non era mai stato realizzato e che il ministro ha piacere che venga presentato qui a Catanzaro in questa occasione».

In occasione dell'incontro col ministro Zangrillo la Regione Calabria ha presentato il progetto per sostenere i comuni in difficoltà non solo economica.

Ciambella di salvataggio

Una manna dal cielo per tanti piccoli enti in odore di dissesto o senza personale professionale cui affidare le pratiche Pnrr o altri progetti di rilancio e gestione ordinaria. «Anche attraverso strumenti e metodologie innovative come quella dell'intelligenza artificiale – ha aggiunto il presidente Roberto Occhiuto – che possono essere applicati per la redazione degli atti amministrativi e per sviluppare modelli predittivi che per esempio evitino il dissesto dei comuni».