VIDEO | Al confronto nella sede regionale dell’Ance anche i vertici nazionali col nuovo direttore Bocognani ed il responsabile del centro studi Monosilio. Ci si interroga sul momento in cui si esauriranno i fondi europei e s’invoca una sburocratizzazione
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L'edilizia fa segnare ancora un buon trend di crescita, ma le imprese si interrogano sul dopo Pnrr con i bonus casa che ha prodotto. In Calabria i costruttori si sono confrontati a Catanzaro ricordando che il settore è anche qui motore del cambiamento.
Edili metà degli occupati
«In tutta Italia e in Calabria in particolare l’edilizia ha trainato la ripresa da quel tonfo che ci fu nel 2020 – ha detto Flavio Monosilio, direttore del Centro studi dell’Ance, l’Associazione nazionale dei Costruttori edili –. Quello che vediamo è il rischio che dopo la fase attuativa del Pnrr si ritorni a una situazione in cui il settore delle costruzioni, che pure rappresenta una parte fondamentale dell'attività economica della Calabria, il 50% degli occupati sono del settore delle costruzioni, dell'industria, corra situazioni di grande pericolo».
Una sola eccezione
«Mai come in questo momento il comparto delle costruzioni sta registrando un trend sempre in crescita e molto importante – ha commentato il presidente di Ance Calabria Roberto Rugna –, siamo molto contenti e fiduciosi insomma». Un ottimismo che forse stride con gli allarmi legati allo spopolamento, specie delle aree interne «È vero, ma è l'unico dato negativo che cercheremo di affrontare».
Quattro proposte
Uno scoglio notevole, dunque, che Ance intende affrontare seguendo precise direzioni.
«Noi abbiamo fatto una proposta su quattro indirizzi – ha specificato Romain Bocognani che dal 1° luglio assume la carica di direttore generale di Ance –. Si tratta della casa della rigenerazione urbana, di infrastrutture, la dignità del lavoro perché è un aspetto molto importante anche per tenere le persone nel loro territorio e poi l'innovazione che è il grande tema anche con l'intelligenza artificiale che è la sfida del futuro. E poi sburocratizzare un poco perché tanti progetti sono pronti per vie di autorizzazioni, per varie perdite di tempo che poi logicamente ricadono anche sulle nostre aziende. Più si stringono i tempi e più ci sono difficoltà per la consegna dei lavori».
Ponte in sette anni
La Regione Calabria è convinta che altri investimenti saranno attratti dal Ponte sullo Stretto, opera di riferimento prossima alla cantierizzazione.
«Partiranno a settembre circa un miliardo di euro di lavori – ha specificato l’assessore regionale Maria Stefania Caracciolo – e sono le opere compensative, quindi si darà avvio ai lavori che nell’arco di sette anni si dovrebbero concludere».