La moneta diventa realtà: debutterà tra quattro anni. Pagamenti istantanei anche offline, limiti fino a 3mila euro e più sicurezza per cittadini e commercianti
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Avanti sull’euro digitale. Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha formalizzato la decisione di passare alla fase successiva del progetto. Prime sperimentazioni nel 2027, avvio ufficiale nel 2029. Il nuovo sistema punta a ridurre la dipendenza dalle banche e dai grandi circuiti delle carte di credito extra Ue che oggi dominano il mercato senza avere concorrenti. Le analisi finora condotte dalla Bce «hanno confermato che l’utilizzo dell’euro digitale per i pagamenti quotidiani non comprometterebbe la stabilità finanziaria all’interno dell’area dell’euro, nemmeno in uno scenario di crisi altamente improbabile ed estremamente conservativo». Bruxelles aveva chiesto una simulazione su un limite di contante digitale detenibile pari a 3mila euro a persona. La Commissione aveva incontrato i rappresentanti degli organismi bancari nazionali che nel complesso hanno giudicato positivamente il progetto. Se Commissione, Parlamento e Consiglio europeo riusciranno a completare la parte legislativa entro la fine del 2026, un esercizio pilota e le prime operazioni potrebbero aver luogo a partire dalla metà del 2027. L’intero Eurosistema dovrebbe quindi essere pronto per una potenziale prima emissione dell’euro digitale nel corso del 2029. Nel frattempo sarà rafforzata la collaborazione con i prestatori di servizi di pagamento (piattaforme online di credito e banche) e con i rappresentanti delle associazioni dei commercianti e dei consumatori. I costi complessivi di sviluppo ed avvio sono stimati intorno a 1,3 miliardi di euro fino alla prima emissione. I successivi costi operativi annuali ammontano a circa 320 milioni di euro.
La gestione del portafoglio elettronico
L'euro digitale richiederà l'attivazione di un portafoglio elettronico presso un intermediario vigilato, come una banca o, ad esempio nel caso italiano, le Poste. Il wallet sarà caricabile tramite un trasferimento da un conto corrente o attraverso un versamento di contanti, e permetterà di effettuare i pagamenti in euro digitale. Gli importi versati potranno essere conservati nel wallet fino ad un limite massimo, si pensa a 3mila euro. Potranno essere trasferiti su un conto corrente o ritirati in contanti. I pagamenti in euro digitale saranno effettuati accedendo al wallet tramite un'applicazione su dispositivo mobile. Si pensa inoltre alla possibilità di utilizzare una carta fisica, a beneficio in particolare delle persone con difficoltà a gestire un wallet su dispositivo mobile.
La sicurezza e la velocità dei pagamenti
I pagamenti in euro digitale offriranno sicurezza e velocità per le transazioni quotidiane in negozi fisici o online, per i pagamenti pubblici tra cittadini e amministrazioni pubbliche e per i pagamenti tra privati. L'euro digitale punta a spingersi dove anche le carte di ultima generazione non possono arrivare: garantire le transazioni anche in assenza di connessione internet o di servizi di telefonia mobile. Saranno disponibili opzioni per il trasferimento diretto di somme da un wallet all'altro attraverso con smartphone o smartwatch. Un sistema avanzato di certificazione dell’identità del pagatore renderà più sicuri gli acquisti online.
I pagamenti ricorrenti e i limiti di somme detenibili
L'euro digitale agevolerà i pagamenti ricorrenti e automatizzati, come quelli per l'affitto e le bollette, e non presenterà restrizioni all'interno dell'area euro, mantenendo sempre il suo valore. Commissione e Bce pensano ad un limite massimo di euro digitali detenibili nei wallet, per prevenire eccessivi deflussi di depositi dalle banche e garantire la stabilità finanziaria. I titolari potranno scegliere se collegare o meno il portafoglio digitale al proprio conto bancario dove sarà possibile attivare le funzionalità di trasferimento automatico.

