L’ex presidente del Consiglio concluderà la tre giorni dell’evento in corso a Maida: «Anche grazie a Entopan un Mezzogiorno che mira in alto e a essere un polo di innovazione
Tutti gli articoli di Economia e lavoro
PHOTO
Sarà l'ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, oggi al vertice della task force dell’Onu che è chiamata ad affrontare la crisi del debito dei Paesi in via di sviluppo, a concludere la tre giorni del Global South Innovation, evento in cui il network LaC è media partner, in corso di svolgimento a Maida.
L'intervento di Gentiloni, è previsto alle 16.30, ma l'ex commissario europeo all'Economia ha già raggiunto il forum dove si è soffermato con i giornalisti, rispondendo alle domande sulla più stringente attualità e in particolare sulla questione dei dazi americani che interesseranno i paesi europei.
«È sempre difficile fare previsioni su quelle che saranno le decisioni del Presidente degli Stati Uniti» - ha osservato Gentiloni. «Noi - ha aggiunto - abbiamo due obiettivi: il primo è quello di essere uniti a livello europeo e il secondo quello di non mostrarci troppo deboli perché sulla base delle mie esperienze, il presidente Trump poi rispetta gli interlocutori che, da un lato sono uniti e dall'altro sono anche risoluti, determinati.
Ho visto qualche ora fa le reazioni del Primo Ministro canadese alle decisioni che riguardano il suo Paese. Sono reazioni di grande senso di responsabilità, senza nessuna escalation polemica, ma ferme. Quindi unità e fermezza penso sia quello che serve oggi all'Unione Europea».
Secondo l'ex premier «le difficoltà oggi dei paesi a più basso reddito, soprattutto africani, vengono dall'aumento del costo del servizio del debito, non è tanto il volume del debito ad essere aumentato, ma sono i tassi di interesse. E ciascuno di questi paesi, dei paesi più poveri, oggi paga per gli interessi del debito più di quanto non paghi per l'istruzione o per la sanità. E in paesi come i grandi paesi africani questo è veramente un dramma dal punto di vista della prospettiva e del futuro e l'impoverimento degli scambi commerciali a livello internazionale peggiorerà questa situazione. Io credo sia inevitabile abituarsi all'idea che avremo un livello di scambi commerciali più ridotto nel mondo, forse la fase d'oro della globalizzazione alle nostre spalle, ma un proliferare di protezionismi è disastroso non solo per l'economia americana o per le economie avanzate, ma soprattutto per i paesi più poveri».
Infine, Gentiloni ha riservato un pensiero al lavoro svolto in Calabria dall'ecosistema formato da Entopan e Harmonic Innovation Group. «Credo che in questo incontro di Entopan - ha concluso - si dia l'idea non tanto di un Mezzogiorno che lamenta le sue difficoltà, i suoi ritardi che certamente ci sono, ma di un Mezzogiorno che mira in alto, mira ad essere un polo di innovazione, mira ad essere interlocutore dell'altra parte del Mediterraneo. E credo che ci siano le energie intellettuali e giovanili per andare in questa direzione. Quindi complimenti a chi qui in Calabria propone un hub che va nella direzione del futuro».