Negli ultimi anni, il settore farmaceutico ha assunto un ruolo sempre più rilevante nell’economia del Sud Italia. Questa tendenza è confermata dai dati sull’export: le prime 4 regioni italiane per crescita dell’export farmaceutico tra il 2019 e il 2024 sono tutte meridionali. In testa il Molise, con un incremento pari a +1315,5%, seguito da Calabria (+989,8%), Abruzzo (+446,5%) e Campania (+385,8%).
Sono questi alcuni di dati contenuti nel Libro Bianco presentato nel corso della quarta edizione del Forum “Verso Sud: La strategia europea per una nuova stagione geopolitica, economica e socio-culturale del Mediterraneo”, organizzato ni giorni scorsi da The European House – Ambrosetti (TEHA) a Sorrento. L'export farmaceutico del Sud Italia - si legge nel report - rappresenta attualmente il 16,1% del totale dell’export manifatturiero meridionale, con un aumento di 9,5 punti percentuali rispetto al 2019 (quando era pari al 6,6%). In termini di incidenza sul totale nazionale, l’export farmaceutico del Sud Italia vale oggi il 19,5% del totale italiano, con un incremento di +9,8 punti percentuali negli ultimi 5 anni.

Sebbene in valori assoluti le quote maggiori restino attribuite al Centro (51,9%) e al Nord (28,6%), il Sud registra la crescita più sostenuta a livello nazionale: +221,3% tra il 2019 e il 2024, contro il+47,1% del Centro e il +34,3% del Nord. All’interno del Sud, la Campania si afferma come Regione leader, con un export farmaceutico pari a 5.458,1 milioni di Euro nel 2024, seguito da Abruzzo (1.163,4 milioni di euro) e Puglia (595,7 milioni di euro) mentre l'incidenza del settore in Calabria in rapporto al totale del manifatturiero è di 6,3 milioni di euro.

Agrifood, un settore in crescita

Altro settore crescita è quello Agrifood. Nel 2022, le Regioni meridionali hanno generato il 31,0% del Valore Aggiunto complessivo della filiera agroalimentare nazionale. In particolare, Campania (5,2 miliardi di Euro), Sicilia (5,0 miliardi di euro) e Puglia (4,0 miliardi di euro) guidano la classifica delle Regioni meridionali per Valore Aggiunto. Questi dati posizionano le 3 Regioni tra le prime 8 in Italia. Accanto a queste realtà consolidate, si registrano trend di crescita molto significativi anche in territori più piccoli ma dinamici: la Basilicata ha fatto segnare un incremento del +14,8% rispetto al 2021, seguita dal Molise con +6,2% e dalla Calabria con +6,7%. Tali dati - si legge nel report - indicano una diffusione territoriale sempre più ampia della crescita agrifood nel Sud Italia, non più concentrata solo in pochi poli d’eccellenza ma estesa a una rete di Regioni in grado di attivare valore e occupazione. A conferma della centralità del Mezzogiorno nella filiera agroalimentare nazionale, il Sud Italia concentra il 44,5% degli occupati del settore, con Puglia (157 mila) e Sicilia (151 mila) ai primi 2 posti per numero di addetti, superando anche Regioni storicamente forti come Lombardia ed Emilia-Romagna. La Campania, con 115 mila occupati, si posiziona anch’essa tra le prime 6 Regioni italiane. Mentre gli addetti di settore impiegati in Calabria sono 84mila.