Ires scontata del 4% per le imprese che reinvestono i propri utili ed assumono nuovo personale. L’imposta sui redditi delle società scende dal 24% al 20%. Lo stabilisce il decreto firmato dal viceministro dell’Economia, Maurizio Leo. La misura sarà sperimentale e sarà valida per tutto il 2025. La riduzione dell’aliquota verrà riconosciuta solo nei limiti del costo sostenuto, rimasto a carico dell’impresa, per gli investimenti di cui ha usufruito attraverso i bonus Transizione 4.0 o 5.0. L’Ires premiale verrà riconosciuta alle aziende che avranno assunto a tempo indeterminato una quota di personale pari all’1% del numero dei lavoratori stabili mediamente occupati nel 2025. Non potranno accedere a tale beneficio le imprese che, sempre nel 2025, avranno fatto ricorso alla cassa integrazione. Per quanto riguarda gli investimenti, il decreto dispone che la quota di utili non potrà essere riferita all’ultimo esercizio 2024 e che gli accantonamenti eleggibili per il taglio potranno essere calcolati solo a partire dal primo gennaio 2025. Dovranno rientrare, cioè, nella dichiarazione dei redditi per l’anno d’imposta 2025 che le società sono tenute a presentare entro il 31 ottobre 2026. Secondo i dati forniti dalla Ragioneria generale dello Stato durante l’esame della manovra in Parlamento il provvedimento riguarda 18mila aziende. Nella sua relazione l’organo di controllo della finanza pubblica ha stimato in 11 miliardi di euro, su un totale di 27 miliardi in bonus Transizione tecnologica e digitale 4.0 e 5.0., gli investimenti che saranno effettuati nel biennio 2025-2026. Le nuove assunzioni, sempre secondo la Ragioneria dello Stato, sarebbero 109mila. La misura vale 466 milioni di euro349,9 milioni nel 2025 e 116,6 milioni nel 2026.

Il provvedimento riguarda 18mila aziende. La Ragioneria dello Stato stima che i nuovi posti di lavoro potrebbero essere 109mila

Il viceministro per l’Economia, Maurizo Leo, giudica il provvedimento un risultato importante e molto significativo. «Questo decreto - ha detto Leo - è frutto di un lungo e costante confronto con il mondo produttivo e gestisce tutte le complesse casistiche utili per il calcolo e la concessione dell'agevolazione venendo incontro alle esigenze delle imprese. Ad esempio, sono concessi tempi più ampi per l'interconnessione dei beni strumentali, sono gestiti i casi relativi alle operazioni straordinarie e viene concessa la possibilità di utilizzare le perdite pregresse. Si tratta di un intervento sperimentale, che verrà valutato attentamente al fine di renderlo strutturale. Puntiamo a dare alle imprese strumenti utili per crescere e innovare - ha concluso il Viceministro - creando nuova occupazione e rafforzando la competitività del sistema Italia».

Le imprese italiane hanno investito 27 miliardi di euro in progetti per la Transizione tecnologica e digitale

Per Confindustria il taglio dell’Ires è un passo in avanti positivo ed importante. «Il provvedimento è al momento sperimentale e accoglie in parte le richieste delle imprese, che lo hanno ispirato, perché - ha detto il vicepresidente di Confindustria per il credito, la finanza e il fisco, Angelo Camilli - con la legge di bilancio, la proposta è stata ridimensionata rispetto all’impianto iniziale, soprattutto per contenerne il costo. Per Confindustria - ha concluso Camilli - l’Ires premiale è un passo avanti ed è migliorabile».