Cresce l’export. Nel secondo trimestre dell’anno gli scambi commerciali con l’estero sono aumentati del 4,6%. Manifattura e agroalimentare guidano la marcia del made in Calabria. Le esportazioni verso i Paesi Ue sono cresciute del 13,2% mentre quelle verso i Paesi extra europei sono diminuite del 3,9%.

Nel commercio in Europa la Calabria cresce di più dopo la Toscana (+24,6%), il Friuli Venezia Giulia (+22,2%) e la Valle d’Aosta (+18,8%). Lo dice l’ultimo report dell’Istat. Nel secondo trimestre dell’anno le imprese della regione hanno incassato 241 milioni e 898mila euro. Le vendite hanno riguardato per oltre il 95%, 220 milioni di euro, i prodotti manifatturieri lavorati: alimenti e bevande, prodotti chimici, gomma e materie plastiche, legname e sughero, macchinari ed attrezzature, apparecchiature elettriche, tessile ed abbigliamento.

La seconda quota più consistente dell’export è quella dei prodotti agroalimentari e della pesca: nel secondo trimestre dell’anno ha portato guadagni per un totale di 12 milioni e 859mila euro.

Il 38% delle esportazioni (fonte: SACE) riguarda i prodotti alimentari e le bevande (365,55 milioni), il 29% i prodotti chimici (281,36 milioni)

Reggio Calabria, secondo la rilevazione Istat, si conferma la provincia che esporta di più con beni venduti per un valore di 130 milioni di euro, 126 dei quali per prodotti manifatturieri e 2,5 per prodotti agroalimentari. Seguono la provincia di Cosenza con 42 milioni e 599mila euro (28,5 milioni di prodotti manifatturieri e 9 di prodotti agroalimentari) e Catanzaro con 38 milioni e 283mila euro (37,5 milioni di prodotti manifatturieri e 490mila euro di prodotti agroalimentari). Le imprese della provincia di Vibo Valentia hanno venduto all’estero beni per un valore di 17 milioni e 490mila euro (16 milioni e 336mila euro di prodotti manifatturieri e 730mila euro di prodotti agroalimentari e della pesca).

Chiude il secondo semestre dell’anno la provincia di Crotone con esportazioni per un valore di 12 milioni e 370mila euro (11 milioni e 555 mila euro di prodotti manifatturieri e 146mila euro di prodotti agroalimentari). Cresce la provincia di Reggio Calabria. Si mantengono stabili le quote delle province di Cosenza e Vibo mentre si registra una lieve flessione dei commerci esteri per Catanzaro e Crotone. Se l’andamento generale si mantiene costante si può prevedere che entro la fine dell’anno la Calabria possa arrivare ad miliardo di euro di export.

Dati che si consolidano

Nel 2024 le esportazioni hanno portato nelle casse delle imprese della regione 965 milioni di euro. Le aziende che hanno effettuato almeno una transazione commerciale con l’estero sono state 1.244. Il rapporto tra le esportazioni ed il PIL regionale è pari al 2,3% (fonte: SACE su dati Istat). Il trend positivo va avanti dal 2021 quando il commercio con l’estero ha fatto segnare + 9,4% di scambi. Nel 2022 il rendimento ha superato il 14% e nel 2023 l’aumento di vendite al di fuori dei confini nazionali ha fatto segnare + 19%. Nel 2024, trascinata dai rendimenti record delle province di Crotone (+162%) e Reggio Calabria (+28%), la regione ha raggiunto la quota più alta di sempre, + 20,9%. Aumenti pari ad oltre 175 milioni di euro all’anno solo nell’ultimo biennio.

L’export calabrese

La provincia calabrese con la maggiore vocazione all’export è Reggio Calabria con il 56% dei beni commercializzati per un valore di 541,31 milioni di euro. Seguono distanziate di molto le province di Cosenza (167,62 milioni) e Catanzaro (149,83 milioni) entrambe con il 16% di scambi e Crotone con l’8% (73,99 milioni). Ultima Vibo Valentia con il 4% e scambi commerciali con l’estero per un valore di 42,26 milioni di euro. Secondo i dati dell’Agenzia delle Dogane relativi al 2023 le prime 10 aziende esportatrici della regione detengono quasi il 50% delle vendite complessive. Il 75% degli esportatori della regione ha un volume di vendite all’estero molto contenuto e solo un terzo di questi, che non commercializza oltre confine in maniera stabile e strutturata, supera i 100 mila euro di fatturato.

I prodotti più richiesti

Il 38% delle esportazioni (fonte: SACE) riguarda i prodotti alimentari e le bevande (365,55 milioni); il 29% i prodotti chimici (281,36 milioni); l’11% legno, carta e stampa, farmaceutica, gomma e plastica, apparecchi elettrici, apparecchi elettronici e altra manifattura (109,37 milioni); l’8% i prodotti agricoli (72,99 milioni); il 6% i prodotti in metallo (54,19 milioni); il 4% meccanica strumentale (43,22 milioni); il 4% tessile e abbigliamento (38,33 milioni).

Le principali destinazioni

Il 51% dell’export calabrese (fonte: SACE) è rivolto ai Paesi extra europei. Le principali destinazioni extra Ue per export regionale sono Stati Uniti (8,68%), Svizzera (4,74%) e Regno Unito (4,38%). Le principali destinazioni Ue sono Germania (9,12%), Francia (8,54%) e Polonia (6,67%).