Parco Acquatico di Rende, verso la nomina di un amministratore super partes

Prove tecniche di riappacificazione in seno alla compagine societaria: le redini della gestione in procinto di essere affidate ad una figura esterna garante di tutti i detentori delle quote e gradito all'amministrazione comunale. Imminente la riapertura della struttura

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di Salvatore Bruno
29 giugno 2020
11:22
L’ingresso del Parco Acquatico di Rende
L’ingresso del Parco Acquatico di Rende

Domani, 30 giugno, scade l'ultimatum dell'amministrazione di Rende nei confronti della Parco Acquatico Santa Chiara 4.0, società di progetto cui il comune minaccia di revocare la concessione per indampienze.

Le richieste del Comune

In particolare, gli uffici municipali hanno sollecitato la società a ripianare il debito contratto con l'ente pubblico per il pagamento delle utenze energetiche, bollette pari a circa 43 mila euro, ed a saldare tutte le spettanze arretrate al personale impiegato nella struttura.


Il tira e molla nella società

Inoltre da diversi mesi le vicende della Srl sono scandite anche dai conflitti interni tra la Tst, in capo ad Enzo Spanarelli, socio di maggioranza, detentore del 60 per cento delle quote, ed i soci di minoranza Appalto Semplice e Conedil. Le frizioni erano da ricondurre soprattutto all'atteggiamento del gestore di fatto della struttura, Tonino Vivacqua, assunto in qualità di responsabile tecnico, adesso dimissionario dopo essere stato travolto da uno scandalo mediatico.

Scoppia la pace?

L'addio del Vivacqua, inviso anche ai dipendenti della struttura, avrebbe aperto uno spiraglio al processo di riappacificazione dei soci, pronti ad arrivare ad un compromesso per garantire la ripresa delle attività già entro la prossima settimana. Appalto Semplice e Conedil hanno già revocato la richiesta di recesso dalla loro partecipazione, manifestando così in concreto la volontà di rimanere all'interno della compagine.

Il timone in mano ad un garante

La Tst invece ha accettato la nomina di un amministratore delegato esterno, super partes, gradito anche ai soci di minoranza che intendono comunque avere voce in capitolo nelle scelte di gestione dell'impianto. Questa figura di garanzia, sul cui nome viene mantenuto uno stretto riserbo, sarebbe gradito anche all'amministrazione.

Prossime ore decisive

In questa fase, prima di accettare formalmente l'incarico, sta valutando la situazione finanziaria per elaborare un business plaine da sottoporre per l'approvazione ai soci ed al Comune. Naturalmente questo piano finanziario dovrà prevedere un accordo con il personale in merito alle retribuzioni non erogate. Ai dipendenti è stato già questo di quantificare le proprie richieste. La svolta è attesa entro le prossime 24 ore.

Giornalista
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