Pnrr e beni confiscati alla ’Ndrangheta, Libera promuove il bando senza rinunciare alle critiche
VIDEO | Il coordinatore regionale Ferrari illustra le occasioni rappresentate dalle risorse provenienti dall’Europa ma sottolinea: «Finanziati solo interventi strutturali»
Pensa anche ai beni confiscati alle mafie, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, e il 28 febbraio scade il bando per avere i fondi. «Sono 250milioni di euro, si tratta di una grande occasione – spiega Umberto Ferrari, coordinatore della segreteria regionale dell’associazione Libera – mai lo Stato aveva destinato una cifra così alta».
Il bando è promosso dall’Agenzia per la coesione territoriale, ed è veramente una grande occasione visti i numeri alti della Calabria dove sono ben 128 gli enti locali nel cui patrimonio vi sono beni confiscati, 2431 immobili totali di cui solo 337 risultano utilizzati. Il bando è aperto da dicembre scorso, e grazie a Libera è stato prorogato di un altro mese. «Noi come si sa non gestiamo i beni – prosegue Ferrari – ma mai in questo momento sentiamo di rivolgere un appello affinchè la Calabria possa partecipare il più possibile alla divisione di questi investimenti».
Un patrimonio in molti casi a rischio decadimento strutturale, ecco perché il bando può essere la leva giusta anche se l’associazione di don Ciotti non ha mancato di rivolgere critiche. «Abbiamo rivolto al ministero due osservazioni – conclude Ferrari – la prima riguarda il fatto che il bando è rivolto solo agli enti pubblici, mentre si sa che la maggior parte dei beni è gestito da enti del terzo settore, la seconda è perché si prevedono interventi solo per i lavori edili sui beni, escludendo che il Piano possa finanziare progetti per la gestione».
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