Il Ministero ha fatto sapere che la realizzazione del progetto «non è in discussione». Proseguono le ricognizioni nell’area dove sorgeranno i cantieri
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Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Società Stretto di Messina sono al lavoro per completare le risposte ai quesiti formulati dalla Corte dei Conti e dalla Commissione europea che nei giorni scorsi avevano chiesto chiarimenti sul progetto del Ponte.
La magistratura contabile ha chiesto integrazioni sul quadro economico e procedurale contenuto nella delibera con cui il Cipess ha dato il via libera alla realizzazione dell’opera. Bruxelles ha chiesto informazioni sull’impatto ambientale e sul rispetto nella normativa comunitaria in materia.
Il Ministero ha fatto sapere che la realizzazione del progetto «non è in discussione» e che il ponte si farà. L’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, ha ribadito che «non c'è nessuna bocciatura, nessuna violazione di norme, ma una richiesta di approfondimenti e chiarimenti». Quella in corso, ha detto ieri Ciucci, a margine dell’inaugurazione della mostra di Webuild dal titolo "Evolutio", in programma al Museo dell’Ara Pacis a Roma, «é una normale fase di analisi da parte della Corte».
«Stiamo terminando i contributi da dare al Cipess che poi li trasmetterà alla Corte. Teoricamente la scadenza è il 13 ottobre ma - ha concluso Ciucci - prima di quella data siamo in grado di rispondere. L'obiettivo è di avviare le prime attività per il ponte sullo Stretto entro fine anno». Le attese sull’opera sono enormi. Il progetto da 13,5 miliardi sarà il più complesso e il più tecnologicamente avanzato finora mai realizzato al mondo.
La realizzazione del progetto
Il general contractor è l’italiana Webuild, leader globale nella realizzazione di grandi infrastrutture complesse. La società opera in 50 Paesi e ha all’attivo più di 3.700 progetti. «Facciamo quello che il governo ci indica di fare e fino ad ora lo abbiamo fatto bene» ha detto ai giornalisti l'amministratore delegato del gruppo, Pietro Salini, sempre a margine dell’inaugurazione della mostra. “Evolutio” è dedicata al ruolo delle infrastrutture nel progresso economico e sociale dell’Italia. Racconta con il supporto delle immagini come, negli ultimi 120 anni, strade, ponti, dighe, metropolitane ed edifici abbiano cambiato la vita delle persone e favorito la crescita del Paese. «Tutte le opere molto significative - ha sottolineato - hanno sempre attratto forti divisioni, ma quando sono realizzate uniscono tutti. Pensiamo all’Autostrada del Sole e all’Alta velocità. Penso che questo ponte, unendo due sponde, favorisca le comunicazioni - ha concluso Salini - e renda la vita della gente più facile. Quando le persone lo avranno visto realizzato e lo utilizzeranno, finiranno le polemiche».
La realizzazione del Ponte sullo Stretto porterà con sé altre opere infrastrutturali di rilievo sui due versanti regionali: tre nuove fermate ferroviarie a Messina, 40 chilometri di raccordi stradali e ferroviari, la creazione della rete metropolitana dello Stretto, nelle città e negli hinterland di Reggio Calabria e Messina. Non sarà un semplice punto di contatto tra due aree del Paese. «Il futuro dell'Italia e dell'Europa nei prossimi decenni Stretto - ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso - è nell'integrazione del Mar Mediterraneo con il nostro Continente e nella capacità dell'Europa di proiettarsi verso la sponda Sud, verso l'Africa. Il ponte sullo segnerà il destino del nostro Paese e della nostra Europa in questi decenni».
In Calabria
Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini è stato più volte in Calabria per effettuare ripetute valutazioni sul campo dell’opera. Il 26 settembre scorso, ha incontrato il sindaco di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti per una ulteriore ricognizione sugli interventi preliminari all’avvio dei cantieri. Uno dei progetti in corso di valutazione è la rilocazione del porto commerciale. Il ministero ha preso in carico il progetto per una analisi della fattibilità. L’Amministrazione comunale della città dello Stretto ha chiesto al ministro il potenziamento della rete idrica, l’efficientamento della rete fognaria e il completamento del lungomare cittadino.
Lo sviluppo del territorio
Il progetto del Ponte consentirà di creare 36.700 posti di lavoro stabili nel periodo di apertura dei cantieri. La stima della redditività economica e sociale dell’opera ha un rapporto benefici/costi pari a 1,2 e un valore attuale netto pari a +1,8 miliardi di euro. L’effetto dei lavori sul prodotto interno lordo regionale della Sicilia sarà di 2,1 miliardi di euro e di 1,4 miliardi di euro sul Pil regionale della Calabria. Ma il guadagno sarà distribuito in tutto il Paese per effetto degli impatti diretti, indiretti ed indotti sull’interno sistema economico italiano, sia per la fornitura di beni e servizi sia per l’impiego di manodopera qualificata. il Ponte sarà attraversato ogni anno da 25 milioni di veicoli e da 36mila treni. Questo traffico porterà ricavi tra i 535 e gli 800 milioni di euro e un utile di 100 milioni all’anno: 3 miliardi di euro nei 30 anni fissati per l’ammortamento del finanziamento, poco meno del 25% del costo dell’opera.