L’affondo

Rincari treni, il Pd punta il dito contro Occhiuto: «Nessun contratto capestro di Oliverio. Ha rispettato la legge»

È quanto sostengono i consiglieri regionali dem a palazzo Campanella in una nota congiunta: «Condividiamo la delibera per evitare gli aumenti Trenitalia, ma il governatore la smetta di dare colpe inesistenti»

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di Redazione
30 settembre 2022
20:00

«Apprezziamo la decisione del presidente Occhiuto, il quale, prendendo atto delle tante sollecitazioni, provvederà oggi ad approvare una delibera per tenere indenni i calabresi dagli aumenti Trenitalia. Ciò che non condividiamo è la solita ricerca di un capro espiatorio e la sua campagna basata sul clamore mediatico, continuando a sparare sul centrosinistra che non governa più la regione da ben 3 anni».

È quanto sostengono i consiglieri regionali del gruppo del Pd di palazzo Campanella che precisano ancora: «Non c’è nessun contratto capestro firmato dalla giunta Oliverio. C’è semplicemente un contratto che rispetta obblighi di legge, nazionale e comunitaria, approvato dall’Autorità Nazionale di Regolazione dei Trasporti e dal Comitato della Mobilità (istituito dalla legge regionale n. 35/2015), che si aggiorna annualmente ma che, per tre anni, è rimasto bloccato. Ed è lo stesso accordo che assicura più km/treno di percorrenza, più qualità nei servizi, maggiori controlli e sicurezza per i viaggiatori, e, non da ultimo, il rinnovo della flotta dei treni, 26 dei quali di nuova produzione».


«Ricordiamo poi che per la consegna di una parte di essi, avvenuta non più di qualche mese fa, ha espresso soddisfazione l’assessore al ramo dell'attuale giunta regionale - si legge ancora nella nota -. Ci vorrebbe, pertanto, più rispetto verso contesti e atti frutto di continuità istituzionale. Al presidente Occhiuto, chiediamo, pertanto, di mettere da subito in atto azioni su scala regionale per incentivare l’uso dei mezzi pubblici abbattendo anche dell’80% la spesa per abbonamenti scolastici e dei pendolari meno abbienti. Se ci sarà occasione di discutere di questi provvedimenti, il Pd farà la sua parte a sostegno di queste iniziative, la cui gestione operativa richiede un grosso sforzo amministrativo che assicuri tempi brevi affinché i pendolari possano beneficiare di queste norme».

«C’è anche un problema molto più ampio con le società “statali” nel loro complesso – concludono i consiglieri dem - Rfi e Anas hanno nei loro portafogli un mare di risorse già erogate ma non mettono a terra i progetti per cui quelle risorse sono state assegnate. È questo che denunciamo da tempo ma il governo regionale “dimentica” di chiedere conto. Se il presidente Occhiuto vuol cominciare adesso, noi siamo pronti».

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