Salasso in arrivo

Stangata per i pendolari, in Calabria abbonamenti dei treni fino al 50% in più: associazioni sul piede di guerra

VIDEO | Dal primo ottobre scatterà l'incremento tariffario. La protesta di Fuori Binario: «Una pugnalata a sangue freddo sulle famiglie calabresi» (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Salvatore Bruno
27 settembre 2022
18:13

La stangata è in arrivo su tutti i binari calabresi con aumenti stratosferici delle tariffe di abbonamento, applicati da Trenitalia sulle tratte del trasporto regionale utilizzate prevalentemente dai pendolari.

Trenitalia, aumenti da capogiro

Le cifre sono da capogiro: tanto per fare un esempio per andare da Cosenza a Reggio Calabria oggi il carnet mensile costa per la seconda classe 140 euro e una manciata di centesimi. Dal primo ottobre il prezzo schizzerà ad oltre 216 euro con un incremento quindi di ben 76 euro pari a più del 50 percento.


Bonus polverizzato

Vanificata l'applicazione del bonus trasporti, l'incentivo erogato dal governo fino a 60 euro una tantum, da spendere proprio per l'acquisto di un abbonamento per spostarsi su ferro o su gomma. A beneficiare dell'agevolazione attivata lo scorso primo settembre, sono le persone fisiche con un reddito dichiarato inferiore a 35mila euro, fino ad esaurimento del plafond di risorse disponibili.

Rincari, salasso per lavoratori e studenti

Il salasso si abbatterà in particolare su lavoratori e studenti e va a disincentivare l'uso del mezzo pubblico più ecologico proprio in un momento nel quale le politiche europee sono indirizzate nella direzione opposta. Mediamente l'incremento tariffario, in base alla tratta chilometrica presa in esame, è del 40 percento. Non è chiaro invece, quali siano le ragioni di questa impennata che non riguarda, per il momento, i biglietti ordinari la cui tariffa non è stata modificata.

Associazione in protesta

L'associazione Fuori Binario in una nota, parla di «pugnalata a sangue freddo inflitta senza preavviso sulle famiglie calabresi» senza che vi sia stato, di contro, un miglioramento dei servizi con l'inserimento di maggiori soluzioni di viaggio. «In un momento storico in cui sui consumi correnti grava l’inflazione, in cui si teme per l’evolversi della crisi energetica e in cui il trasporto pubblico andrebbe incentivato, la Regione Calabria decide, unica in Italia, di infliggere un duro colpo ai lavoratori che ogni giorno si sobbarcano lunghi viaggi per raggiungere i posti di lavoro» sostengono ancora il presidente dell'associazione Salvatore Stumbo e la vicepresidente Anna Maria Russo, chiedendo al presidente della Regione Roberto Occhiuto di «intervenire al più presto per rettificare l’insostenibile rincaro».

Giornalista
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