Le reazioni

Taglio del 50% del Pnrr per la Calabria, da Reggio i sindaci chiedono chiarezza: «Con i progetti salta anche la speranza»

Comune e Città metropolitana esprimono preoccupazione e amarezza per la sforbiciata da 1 miliardo di euro su un totale di 2, destinati agli enti locali calabresi e decisa dal Governo: «Tutto fatto a tavolino. E ora come facciamo?»

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di Claudio Labate
9 agosto 2023
17:20
Paolo Brunetti e Carmelo Versace
Paolo Brunetti e Carmelo Versace

Sono dati allarmanti quelli che ha comunicato il ministro degli Affari europei Raffaele Fitto relativamente al definanziamento di tantissimi progetti legati ai fondi del Piano di ripresa e resilienza. Un taglio di quasi 16 miliardi che in Calabria si traduce in un vero e proprio disastro per tantissimi Comuni. Basti pensare che agli enti locali calabresi erano stati affidati 1 miliardo e 943 milioni di euro, e che la proposta di definanziamento farebbe perdere alla nostra regione più di 905 milioni, quasi la metà delle somme. Un taglio lineare e netto, che ha il sapore dell’ennesima beffa per tutti i cittadini. 

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La pensano così, anche i sindaci facenti funzione della Città Metropolitana e del Comune di Reggio Calabria, rispettivamente Carmelo Versace e Paolo Brunetti, che poi sono anche quelli che più di tutti hanno subito gli effetti della proposta del titolare degli Affari europei. D’altra parte la provincia più colpita dai tagli sarà quella di Reggio Calabria, che andrà a perdere ben 333 milioni su uno stanziamento iniziale di 618,8. Una perdita percentuale importante, ben il 53,88% delle risorse destinate ai comuni dell’area metropolitana.


Versace: «Quale sarà il futuro dei progetti già in campo?»

«Molta preoccupazione e molta amarezza», sono i sentimenti espressi da Carmelo Versace, per un territorio che - ha sottolineato - «sta lavorando alacremente per far sì che il gap infrastrutturale, che da sempre ci vede fanalino di coda rispetto alle altre regioni e le altre città metropolitane d'Italia, subisse una svolta epocale». In tutti i sensi.
«Ovviamente la preoccupazione è tanta. Sto ricevendo in queste ore tantissime telefonate di sindaci che sono fortemente preoccupati per aver investito in progettazione, in termini appunto di supporti tecnici, proprio per farsi trovare pronti a questo appuntamento. La notizia che è arrivata dal ministro Fitto sicuramente non ci consegna uno stato d'animo tranquillo e vorremmo capirci meglio».
Versace insomma non ci sta e mette in guardia da quelle che potrebbero essere le insidie di questa operazione criticata soprattutto nel metodo. «Ecco - aggiunge - il metodo come al solito è quello che non può appartenere a un modo intelligente e istituzionale tra enti che vogliono e che devono collaborare, e quindi da questo punto di vista il rammarico di un'intera comunità che ovviamente non si arrende».
Lo stesso sindaco metropolitano annuncia che nelle prossime ore scriverà al ministro Fitto e al presidente Occhiuto, proprio per avere un incontro urgente per capire lo stato dell'arte, soprattutto per ciò che riguarda la Città Metropolitana di Reggio Calabria.
«Questo taglio importante che è stato deciso a tavolino, seppur con una promessa di trovare quelle che saranno le risorse future, non può star bene ancora una volta a questo territorio e io ovviamente – ribadisce Versace - non posso che rivolgere il mio appello al Presidente della Regione Occhiuto affinché esca fuori da quelli che sono ovviamente i panni del partito che lo ha sostenuto a governare la nostra Regione e che si faccia carico appunto di una responsabilità di un'intera comunità di sindaci che ovviamente a questo punto vuole capire qual è il futuro della progettazione messa in campo che, come dicevo in precedenza, poteva dare una speranza di svolta al nostro territorio».

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Brunetti: «Così viene meno la città che abbiamo immaginato»

«Questo non fa che aggravare la situazione di allarme che abbiamo ravvisato nelle dichiarazioni di Fitto, ma ancora più grave è il dato che non abbiamo contezza quali di questi progetti verranno definanziati».
La preoccupazione di Versace è naturalmente la stessa espressa dal sindaco Brunetti: «Di fatto, con un colpo di spugna – sottolinea il facente funzioni - viene meno tutto il lavoro di programmazione che i Comuni hanno fatto nella nostra città metropolitana. Il Comune di Reggio Calabria ha investito tanto sui fondi del Pnrr, tanto è vero che tanti progetti che derivano da quei fondi sono già in progettazione definitiva ed esecutiva».
Quello su cui vogliono vederci chiaro i primi cittadini è quindi l’immediato futuro. «Ci ha rassicurato Fitto sul fatto che quelli del Pnrr verranno rimpiazzati da altri fondi, e non abbiamo motivo di dubitare delle parole del ministro, però qui servono dati di fatto, perché è impensabile che una città come Reggio Calabria e l’intera Città Metropolitana, possano aspettare ulteriormente per completare opere fondamentali»

Quali progetti sono a rischio?

 Brunetti fa qualche esempio sulla città di Reggio Calabria, con una miriade di progetti finanziati dal Pnrr che intervengono direttamente a riqualificare intere zone. «A titolo esemplificativo voglio nominare i PinQua sulla qualità dell’abitare, tre grossi interventi da 45 milioni di euro che riguarderanno, o dovrebbero riguardare, la riqualificazione della zona di Arghillà, del rione Marconi e della zona di Ciccarello. Ecco, se dovessero essere a rischio come lo sono in questa fase questi interventi, è chiaro che cade tutta la programmazione di una amministrazione comunale come la nostra che ha inteso investire su questi territori anche in termini di professionalità».
«Ma penso anche al Museo del Mediterraneo di Zaha Hadid – continua il sindaco - un progetto che sarà attrattore per tutta la Calabria, che a questo punto rischia di non essere realizzato, nonostante siano state riattivate tutte le procedure e si stia già lavorando alle opere propedeutiche alla realizzazione. Voglio pensare a tutti i fondi Pnrr che l’amministrazione ha programmato rispetto agli impianti sportivi e nomino anche qui, uno su tutti, il Palloncino nella zona stadio dove a breve dovrebbero cominciare i lavori. Ci serve insomma capire, ed è questo il messaggio che rivolgiamo al ministro Fitto, se questi interventi possono essere realizzati o meno, anche per dare conto alla città perché, ripeto, così la nostra programmazione viene meno e viene meno anche l'idea di città che questa amministrazione ha pensato negli anni». 
Qualora servisse, questa per Brunetti è l’ennesima dimostrazione che il governo Meloni ripone «quasi zero attenzioni» alle regioni del Sud. «Un territorio come la Calabria che viene penalizzato di oltre un miliardo di euro dopo la scellerata scelta di attuare l’autonomia differenziata è l’ulteriore certezza che nessuno guarda agli interessi dei territori del sud e soprattutto della Calabria. L’invito che faccio a tutti i parlamentari calabresi, soprattutto del centrodestra e di Reggio Calabria, è di mediare col governo affinché questo ennesimo scippo che determinerà l’ecatombe della Calabria non venga portato a termine».

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