Si è concluso ieri il secondo percorso intrapreso dalla Regione per svuotare il bacino di precari. Sono 261 le amministrazioni locali che hanno partecipato. Molti resteranno esclusi e bisognerà individuare soluzioni alternative. A novembre la scadenza dei contratti
Tutti gli articoli di Economia e lavoro
PHOTO
Non ci sarà una nuova proroga. Il tempo messo a disposizione delle amministrazioni locali per esprimere la disponibilità ad assumere i tirocinanti di inclusione sociale si è concluso definitivamente ieri. E sulla base delle adesioni la Regione ha tirato le somme del secondo percorso intrapreso volto a svuotare il bacino di precari delle pubbliche amministrazioni.
I dati restituiti dalla piattaforma sono incoraggianti, di gran lunga superiori alle previsioni e più che doppi rispetto alla scorsa settimana quando era stato lo stesso titolare della delega regionale al Lavoro a fornire un primo bilancio a pochi giorni dalla chiusura della piattaforma.
Complessivamente, sono 261 gli enti locali che hanno manifestato disponibilità a stabilizzare tirocinanti, 1.683 i lavoratori opzionati dalle pubbliche amministrazioni. Per ciascuno di loro la Regione erogherà un contributo una tantum di 40mila euro per favorire il percorso di stabilizzazione, da spalmare su più annualità così come concordato con Anci Calabria che in fase di trattative aveva chiesto maggiori garanzie alla Cittadella e anche maggiori risorse.
Il risultato, seppur incoraggiante e che indica una assunzione di responsabilità da parte dei Comuni, chiaramente non consentirà di scrivere la parola fine alla vertenza che si trascina ormai da anni. Sono diversi i lavoratori che rimarranno esclusi da questa seconda fase di stabilizzazioni.
La prima ha consentito la fuoruscita dal bacino di circa 1.200 tirocinanti che beneficeranno di un contributo di 600 euro al mese fino al raggiungimento dell’età della pensione. Chi ha accettato ha già sospeso le attività negli enti locali ad inizio mese.
Sul punto Anci Calabria ha fatto sapere che «non ci fermeremo qui, continueremo la nostra battaglia, anche a livello nazionale, affinché nella prossima legge di Bilancio vengano aumentate le risorse storicizzate da affiancare ai cinque milioni già disponibili». Si tratta dei fondi resi disponibili dall’emendamento presentato dal forzista Francesco Cannizzaro.
Una intenzione espressa anche dall’assessore alle Politiche del Lavoro, Giovanni Calabrese, che in una recente intervista rilasciata a LaC News24 aveva assicurato: «Non abbandoneremo nessuno, troveremo soluzioni. Abbiamo già delle idee ma tutto dipenderà da quante stabilizzazioni verranno effettuate dagli enti locali, continueremo a lavorare per prosciugare definitivamente il bacino». A novembre scadranno i contratti di tirocinio.