All’Università della Calabria per un convegno sui cambiamenti del diritto tributario, il secondo di Giorgetti difende l’operato dell’esecutivo: «Le agenzie di rating ci premiano»
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Una Manovra di polemiche. L’ultima legge di bilancio del Governo Meloni, come tutti gli anni, ha scatenato il solito, costante, botta e risposta fra esecutivo e opposizioni. Le contestazioni riguardano l’aumento dell’età pensionabile e i tagli alla sanità e al welfare, ma il viceministro all’economia Leo, oggi all’Università della Calabria per un convegno sui cambiamenti del diritto tributario, difende l’operato di Palazzo Chigi.
«Abbiamo dato due miliardi di euro per i rinnovi contrattuali, quindi siamo venuti incontro anche alle richieste che ci venivano dal mondo sindacale. Abbiamo abbassato – ha detto Leo – la tassazione per i premi di produttività e siamo venuti incontro al ceto medio abbassando, seppur con grandi difficoltà, l’aliquota dal 35 al 33 per cento. Questo per quanto riguarda la fascia dei contribuenti da 28 a 50mila euro».
«Italia premiata dalle agenzie di rating»
Un lavoro che, secondo il viceministro Leo, ha permesso al Paese di rientrare nelle grazie dei grandi sistemi monetari: «Teniamo in ordine i conti pubblici, lo spread è sotto gli 80 punti, le agenzie di rating ci premiano. Non penso – spiega il secondo di Giorgetti – che non ci sia mai stata, da tantissimi anni a questa parte, una serie di interventi che fanno guadagnare all’Italia il prestigio che le compete. Nonostante ciò, stiamo venendo insieme ai cittadini e all’impresa»
Un accenno anche alle dichiarazioni del presidente di Confindustria Orsini che ha applaudito, durante la celebrazione dei cent’anni della confederazione, al lavoro fatto dal Governo per il sud, con particolare enfasi sulla ZES Unica. Un passo diverso rispetto all’ultima volta. Ma il Gap fra nord e meridione non si può nascondere come polvere sotto il tappeto: «Se l’Unione Europea ci darà ulteriori risorse, come speriamo, si aggiungeranno ulteriori 4 miliardi per nuovi interventi. Laddove c’è un vantaggio per il mondo industriale e produttivo ci sarà più occupazione – conclude Leo – e quindi ci sarà consequenzialmente benessere per i cittadini tutti»


