Venerdì massima allerta in 13 capoluoghi, il doppio rispetto a oggi. Poi il picco nel fine settimana. Negli ospedali aumentano gli ingressi per disidratazione: si tratta soprattutto di anziani e malati oncologici
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Impennata di caldo in Italia: domani sono previsti 13 bollini rossi, più del doppio rispetto ad oggi che sono 6. Secondo il bollettino aggiornato del ministero della Salute, le città interessate il 27 giugno dal livello 3 di caldo sono Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Milano, Perugia, Roma, Torino, Venezia, Verona.
Sempre domani saranno 10 le città contraddistinte dal bollino arancione (Cagliari, Catania, Latina, Napoli, Palermo, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Trieste, Viterbo). Nel resto d'Italia solo quattro bollini gialli, nelle città di Bari, Civitavecchia, Genova, Messina.
Il livello 3 - spiega il ministero della Salute - indica condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sulle persone a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche. Tanto più prolungata è l'ondata di calore, tanto maggiori sono gli effetti negativi attesi sulla salute.
Il vero picco si avrà sabato, quando le città con bollino rosso saranno addirittura 18 sulle 27 totali monitorate dal ministero della Salute che emette il bollettino quotidiano. In particolare: Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Roma, Torino, Trieste, Venezia e Verona. Con temperature che toccheranno i 38 gradi tra le altre a Roma e Firenze, i 37 a Milano e Napoli.
Salgono gli accessi in Pronto soccorso per il caldo
E a causa dell'impennata delle temperature negli ultimi giorni iniziano ad aumentare gli accessi ai Pronto soccorso. La situazione è «al momento sotto controllo, ma la preoccupazione è soprattutto per gli anziani ed i pazienti pluripatologici», dice all’Ansa il vicepresidente della Società italiana medicina di emergenza urgenza (Simeu), Mario Guarino.
Come prevedibile, con i bollini rossi in un numero crescente di città, rileva Guarino, «anche i Pronto soccorso iniziano a registrare un maggior numero di accessi, per il momento gestibile. L'aumento di arrivi riguarda soprattutto le città che oltre a registrare le maggiori temperature hanno anche un tasso di umidità più alto». Al Pronto soccorso, spiega, «stanno arrivando soprattutto anziani, soggetti pluripatologici e pazienti oncologici: mostrano disidratazione, malori da colpi di calore, astenia».
Negli anziani poi, avverte, «si riduce lo stimolo della sete mentre i malati oncologici hanno spesso difficoltà a bere in quantità adeguata, e questo può creare problemi».
Nelle città con bollino rosso, ricorda inoltre lo specialista, «i Pronto soccorso in vari casi attivano il "Percorso calore”, per intercettare subito i sintomi dei colpi di calore. Ed in alcuni punti di emergenza sono anche disponibili le barelle-doccia, in cui i pazienti con sospetto colpo di calore vengono trattati e lavati per raffreddare la temperatura corporea». C'è pure un altro aspetto da non sottovalutare secondo l'esperto: «L'emergenza caldo - afferma - va a braccetto con le difficoltà economiche: anziani soli e persone senza fissa dimora sono infatti le persone più a rischio calore in questi giorni, e che in maggior numero affollano i Pronto soccorso».