Elezioni Usa, 4 morti nell’assalto al Congresso. Trump rischia la rimozione

Arrestate 52 persone per aver partecipato alla furiosa mobilitazione. Il presidente uscente: «Voto rubato ma dobbiamo avere pace e rispettare le forze dell'ordine»

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di Redazione
7 gennaio 2021
08:03
Assalto al Congresso, foto ansa
Assalto al Congresso, foto ansa

È salito a quattro morti il bilancio degli scontri che si sono registrati al Congresso, a Washington, preso d'assalto ieri dai sostenitori di Donald Trump. Lo rende noto il capo della polizia di Washington Robert Contee, spiegando che tra i morti c'è una donna colpita d'arma da fuoco.

52 persone arrestate

Sono 52 le persone arrestate per aver partecipato all'assalto, ha reso noto inoltre Contee nel corso di una conferenza stampa precisando che tra gli arrestati, 4 lo sono stati perché in possesso di pistole, uno per possesso di arma proibita, 47 per violazione del coprifuoco e ingresso illegale al Congresso. Lo riporta la Cnn.


Lo stato di emergenza

Il sindaco di Washington Muriel Bowser ha proclamato uno stato di emergenza di 15 giorni per la capitale affermando che i sostenitori del presidente uscente potrebbero ancora rappresentare un pericolo. L'ordinanza aumenta i fondi alla sicurezza pubblica, il potere dei funzionari di far chiudere anticipatamente le attività commerciali e prevede la possibilità di imporre un coprifuoco.

La direttiva resta in vigore fino al 21 gennaio, ovvero il giorno dopo il giuramento del presidente eletto Joe Biden previsto per mercoledì 20. Lo stato di emergenza segue il coprifuoco deciso da Bowser dalle 18 di ieri fino alle 6 di questa mattina.

Nel frattempo il Congresso ha ripreso i lavori in sessione congiunta per il conteggio delle schede elettorali e per la certificazione dell'elezione di Joe Biden a presidente degli Stati Uniti. La sessione era stata interrotta in seguito all'assalto (foto ansa).

Trump sui social

«Sono elezioni rubate, ma ora andate a casa in pace». È l'appello che Donald Trump, con un video su Twitter, invia ai manifestanti che hanno invaso il Congresso. La clip viene rimossa dopo alcune ore da Twitter, che imita il provvedimento preso anche da Facebook e Youtube. «So che state soffrendo, le elezioni ci sono state rubate. È stata una elezione» vinta «a valanga, lo sanno tutti e specialmente dall'altra parte. Ma ora dovete andare a casa, dobbiamo avere pace, ordine e dobbiamo rispettare le forze dell'ordine. Non vogliamo che nessuno si faccia male, è un periodo duro», dice Trump nel video, di circa un minuto, che rimane online per ore prima della rimozione.
«Non c'è mai stato un periodo come questo in cui sia accaduta una cosa del genere. È stata un'elezione fraudolenta ma non possiamo cadere nei tranelli di questa gente, dobbiamo avere pace. Andate a casa, siete persone speciali. So come vi sentite, ma andate a casa e andate in pace».

Ipotesi rimozione

L'ipotesi di invocare il 25esimo emendamento per rimuovere Trump, dopo i fatti nella capitale Usa, si sta rafforzando nel gabinetto del presidente. Lo riporta la Cbs citando alcune fonti, secondo le quali l'idea è in discussione all'interno della Casa Bianca ma non è stato presentato nulla di formale al vicepresidente Mike Pence.

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