Il piano è entrato in vigore, con tre ore di ritardo sull’orario previsto (ore 7.30). L’annuncio dell’ufficio di Netanyahu dopo aver ricevuto la lista con i nomi degli persone che saranno liberate
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Israele ha annunciato che il cessate il fuoco con Hamas è entrato in vigore alle 11:15 ora locale (le 10:15 in Italia). L'annuncio dell'inizio della tregua è giunto dall'ufficio del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, quasi tre ore più tardi rispetto all'orario previsto inizialmente (le 8:30 ora locale, le 7:30 in Italia). L'ufficio di Netanyahu aveva confermato pochi minuti prima di aver ricevuto la "lista degli ostaggi" che Hamas avrebbe rilasciato domenica secondo i termini dell'accordo di tregua. Netanyahu aveva richiesto questa lista per iniziare ad attuare l'accordo negoziato con l'aiuto di Qatar, Stati Uniti ed Egitto.
Non c’è la lista degli ostaggi, salta il cessate il fuoco
L’entrata in vigore di un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, inizialmente prevista per oggi alle 8:30 ora locale (le 7:30 in Italia), è stata ritardata poiché Hamas non ha ancora presentato l'elenco degli ostaggi da rilasciare durante la giornata, come richiesto da Israele.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva «informato l'esercito che il cessate il fuoco che dovrebbe entrare in vigore alle 08:30 (ora locale, ndr) non inizierà fino a quando Israele non avrà la lista degli ostaggi che Hamas si è impegnato a fornire», secondo un comunicato. Hamas, da parte sua, aveva dichiarato in un comunicato di essere pienamente intenzionato a rispettare l'accordo, ma aveva riconosciuto un ritardo «nel fornire i nomi degli ostaggi da rilasciare»: «Per motivi tecnici sul terreno».
L'accordo, raggiunto dai mediatori mercoledì, pochi giorni prima dell'insediamento del nuovo presidente americano Donald Trump, ha alimentato le speranze di una pace duratura nonostante l'ennesimo avvertimento di Netanyahu. ll premier, infatti, ha avvertito che l'accordo è «un cessate il fuoco temporaneo» e che il suo Paese mantiene «il diritto di riprendere la guerra se necessario e con il sostegno degli Stati Uniti».
Secondo i termini dell'accordo, le ostilità devono cessare e 33 ostaggi israeliani devono essere rilasciati, in una prima fase distribuita su sei settimane. In cambio, Israele rilascerà 737 prigionieri palestinesi, secondo il ministero della Giustizia israeliano, mentre l'Egitto riferisce che «più di 1.890 prigionieri palestinesi» saranno rilasciati durante questa prima fase. Il governo israeliano ha annunciato che gli ostaggi saranno rilasciati domenica, senza specificare il numero e la data.