L’inchiesta

Il generale Vannacci indagato per peculato e truffa. L’accusa: feste e spese extra per l’auto durante il periodo a Mosca

L’indagine è scaturita da un’ispezione del ministero della Difesa che ha sollevato dubbi sulla legittimità delle pratiche amministrative adottate durante il suo incarico in Russia

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di Redazione Cronaca
24 febbraio 2024
08:40
Il generale Vannacci (foto Ansa)
Il generale Vannacci (foto Ansa)

Peculato e truffa. Questi i reati contestati al generale Roberto Vannacci nell’indagine scaturita da un’ispezione del Ministero della Difesa riguardante il periodo che ha vissuto a Mosca come addetto militare. L'utilizzo improprio di un'auto di servizio e i rimborsi per spese personali e familiari, nonché per attività di promozione in Russia, le irregolarità messe in evidenza dal controllo. L'indagine, portata avanti dalla procura militare getta ombre sulla carriera di Vannacci, che nel frattempo annuncia la pubblicazione di un nuovo libro e una possibile candidatura politica con la Lega alle prossime elezioni europee.

Le procedure di autocertificazione adottate da Vannacci, scrive Il Corriere della Sera, sono state messe sotto la lente, evidenziando discrepanze significative tra le dichiarazioni e i dati documentali, come quelli riportati sui passaporti della sua famiglia. Queste incongruenze hanno portato a percepimenti indebiti di indennità di servizio, sollevando dubbi sulla legittimità delle pratiche amministrative adottate durante il suo incarico in Russia. 


Ulteriori elementi di criticità emergono dall'organizzazione di feste e cene a Mosca, finalizzate alla «promozione dell'Italia», per le quali il generale avrebbe ottenuto rimborsi non dovuti. Questi eventi sono stati messi in dubbio da alcuni dei presunti partecipanti, uno indicato in Vittorio Parrella, che ha anche sollevato dubbi sull'effettiva esistenza di tali eventi. Una delle feste si sarebbe svolta nell'alloggio di servizio il 23 maggio 2023, data in cui i militari erano già stati espulsi dalla Russia e che coincide con quella del trasloco dall'abitazione.

Tra le spese, anche i 9000 euro per l'auto di servizio, una Bmw, utilizzata oltre i termini consentiti, delineano un quadro preoccupante di gestione delle finanze pubbliche. II caso finirà davanti alla Corte dei Conti, per valutare i profili di responsabilità amministrativa e il relativo danno erariale.

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