L’escalation

L’Iran attacca Israele con droni e missili, è guerra in Medio Oriente: il mondo trattiene il respiro

Decollato l’aereo del premier Netanyahu. Che dice al Paese: «Pronti a ogni scenario, risponderemo a chi ci fa del male». Washington ribadisce «incrollabile sostegno» all'alleato. E il mondo trattiene il respiro

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di Redazione Attualità
13 aprile 2024
23:08

L'Iran ha attaccato Israele e sulla regione mediorientale cala la paura. Dopo giorni di allarmi da parte degli Stati Uniti che definivano «imminente» un'azione militare da parte di Teheran in ritorsione al raid che a Damasco ha ucciso un generale dei Pasdaran, nella serata di sabato gli ayatollah hanno lanciato decine di droni contro lo Stato ebraico, che nelle ultime ore si è blindato chiudendo scuole, spiagge, uffici pubblici e lo spazio aereo.

La regione e il mondo trattengono il respiro per una mossa che può aprire scenari imprevedibili, mentre gli Stati Uniti - dopo le polemiche tra Biden e Netanyahu su Gaza - si sono saldamente schierati al fianco dell'alleato israeliano.


Attacco dell'Iran a Israele: dozzine di droni in volo

L'Iran ha lanciato decine di droni verso Israele. La notizia, lanciata nella serata di sabato dal Jerusalem Post, che cita fonti israeliane e dell'intelligence Usa, è rimbalzata in tutto il mondo in pochi minuti. L’attacco atteso e temuto è infine partito.

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Secondo alcuni rapporti sarebbero tra 50 e 100 i droni suicidi lanciati che l’aeronautca israeliana sta monitorando. Gli stessi rapporti stimano il tempo di arrivo in Israele in due ore.

In una serata drammatica, la conferma dell’Esercito israeliano è arrivata intorno alle 22.30. Il portavoce militare israeliano Daniel Hagari ha confermato che «l’attacco iraniano è iniziato con il lancio di dozzine di Uav (droni) verso Israele». Poi ha sottolineato che «ci vorranno diverse ore per arrivare in piena attività, ma la difesa non è impenetrabile, quindi è importante obbedire alle direttive del Comando del Fronte Interno israeliano».

Dagli Stati Uniti arriva un’analisi che rende ancora più inquietante lo scenario. Dopo aver lanciato i droni e mentre il sistema di difesa israeliano Iron Dome è impegnato a respingerli l'Iran potrebbe indirizzare una serie di missili contro Israele. Lo riferiscono funzionari americani al New York Times spiegando che «i droni che si muovono lentamente e potrebbero essere usati per distrarre la difesa israeliana». Iraq e Giordania hanno chiuso lo spazio aereo.

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Attacco dell’Iran a Israele, il messaggio di Netanyhau

«Cittadini israeliani, negli ultimi anni, e ancor più nelle ultime settimane, Israele si sta preparando alla possibilità di un attacco diretto da parte dell'Iran». Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu, il cui aereo si è alzato in da Nevatim per mettere in sicurezza il premier, aggiungendo: «I nostri sistemi di difesa sono schierati, siamo preparati per qualsiasi scenario, sia in difesa che in attacco».

«Apprezziamo il fatto - ha aggiunto - che gli Usa siano al fianco di Israele, così come il sostegno della Gran Bretagna, della Francia e di molti altri paesi. Chiunque ci fa del male, noi lo colpiamo. Ci difenderemo da ogni minaccia e lo faremo con freddezza e determinazione». 

Attacco dell'Iran, gli Usa: «Incrollabile sostegno a Israele»

Il presidente del Usa Biden si è riunito in serata nella Situation Room della Casa Bianca con i funzionari del Consiglio per la sicurezza nazionale dopo essere precipitosamente rientrato dal Delaware, dove stava trascorrendo il weekend. All'incontro hanno partecipato anche il segretario alla Difesa Lloyd Austin, il segretario di Stato Antony Blinken e il presidente dei capi di stato maggiore congiunti, generale Charles Q. Brown.

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Washington ha ribadito «l'incrollabile sostegno» a Israele e ha spostato navi militari nei pressi delle sue coste per essere pronta a qualsiasi evenienza. Mentre Benyamin Netanyahu ha riunito il gabinetto di sicurezza al ministero della Difesa a Tel Aviv. In Israele l'esercito era in stato di massima allerta già da giorni. In un video diffuso durante il riposo sabbatico, il portavoce dell'Idf aveva ammonito che Teheran «subirà le conseguenze della scelta di aggravare ulteriormente la situazione». «L'esercito - ha ammonito Daniel Hagari - è pronto a tutti gli scenari e intraprenderà i passi necessari, insieme ai suoi alleati, per proteggere il popolo di Israele».

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