Tra le vittime anche donne e bambini. Allarme a Tel Aviv e Gerusalemme per la prima volta dopo l'inizio della tregua con l'Iran
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Almeno 55 persone, tra cui molte donne e bambini, sono stati uccisi dall'alba di oggi al centro e al sud di Gaza. Lo riferisce Al Jazeera, citando fonti ospedaliere. L'attacco peggiore contro un gruppo di civili a Deir el-Balah, nel centro della Striscia. Le forze israeliane hanno intensificato gli attacchi aerei su Gaza, mentre proseguono faticosamente i negoziati a Doha.
L'esercito israeliano (Idf) ha intercettato un missile proveniente dallo Yemen che questa mattina aveva fatto scattare le sirene d'allarme in varie zone del Paese: lo ha reso noto su Telegram l'Idf. Era dal giorno dopo la tregua con l'Iran che le sirene non suonavano a Tel Aviv.
Wafa: «Arresti e perquisizioni israeliane a Jenin»
L'esercito israeliano ha assaltato questa mattina il quartiere di Al-Hadaf nella città di Jenin, in Cisgiordania, facendo irruzione in alcune abitazioni. Lo riporta l'agenzia palestinese Wafa citando fonti locali, precisando che i militari hanno perquisito e danneggiato alcune abitazioni ed effettuato alcuni arresti, tra intimidazioni e spari.
L'operazione sarebbe avvenuta con il supporto di droni. Nella vicina Rumana un palestinese ha ferito leggermente con un coltello un soldato israeliano ed è stato ucciso, secondo quanto confermato dall'Idf. Ieri, le ruspe israeliane hanno continuato a demolire le abitazioni nel campo profughi di Jenin, nell'ambito di un piano che prevede la demolizione di oltre 100 abitazioni, annunciato da Israele all'inizio di giugno. Da allora tra città e campo profughi sono state uccisi a Jenin 41 palestinesi, decine gli arresti e 22 mila persone sfollate.