Mentre le cronache rosa parlano ancora della diatriba tra Raoul Bova e Fabrizio Corona, arriva il vero terremoto gossip dell’estate. Stefano De Martino, volto di punta della televisione, si trova travolto da una vicenda che supera di gran lunga il pettegolezzo. Alcuni video privati che lo ritraggono in momenti di intimità con la compagna Caroline Tronelli sono stati diffusi online dopo un hackeraggio della sua abitazione romana.

Le immagini sarebbero state rubate violando il sistema di videosorveglianza interno, trasformando una normale misura di sicurezza in una trappola. I filmati hanno iniziato a circolare sul web, diffusi da link che – dopo l’intervento legale – in parte sarebbero già stati rimossi. Ma il danno è fatto: la privacy del conduttore e della compagna è stata violata in maniera brutale.

De Martino ha reagito con immediatezza, assistito dagli avvocati Angelo e Sergio Pisani. Le denunce sono state presentate alla Polizia di Stato di Porto Cervo, dove il conduttore si trovava, e alla Procura di Roma. Non solo contro chi ha materialmente diffuso le immagini, ma anche contro chi le conserva e contro quanti hanno approfittato dell’occasione per insultare lui e la sua famiglia. La denuncia include infatti riferimenti a commenti offensivi raccolti sui social e a tracce telematiche che potrebbero aiutare a risalire ai responsabili.

L’ipotesi di reato è pesante: «diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti». Una fattispecie introdotta per combattere la pornografia non consensuale, il cosiddetto revenge porn, e che ora trova applicazione in questo caso di hackeraggio. Un segnale forte: non si tratta di un semplice scandalo mondano, ma di un reato vero e proprio, con conseguenze penali anche per gli utenti che decidono di conservare o rilanciare il materiale.

Gli avvocati Pisani hanno rivolto un appello diretto a chiunque sia entrato in possesso dei filmati: «Cancellateli subito». Un avvertimento che sottolinea quanto sia rischioso gestire dati personali rubati: significa alimentare un mercato illecito e pericoloso, che vive proprio di curiosità morbosa e di condivisioni incontrollate. La vicenda ha un ulteriore risvolto. De Martino e i suoi legali hanno annunciato che eventuali risarcimenti saranno devoluti a iniziative benefiche per i bambini e per progetti contro il cyberbullismo. Una mossa che vuole ribaltare il senso di un episodio traumatico, trasformandolo in occasione di sensibilizzazione su un tema drammaticamente attuale.

Intanto sui social la tempesta continua. Accanto ai messaggi di sostegno, non mancano insulti e prese in giro che colpiscono non solo il conduttore, ma anche i suoi familiari. Una violenza verbale che gli avvocati hanno deciso di non lasciare impunita, includendola nel fascicolo delle denunce. Il caso di De Martino segna un punto di svolta. Perché se il gossip leggero continua a riproporre storie consumate come quelle di Bova e Corona, qui si entra nel territorio della cronaca giudiziaria. Non più voci o indiscrezioni, ma prove digitali, hacker da identificare e tribunali da coinvolgere.

Per il conduttore, che negli ultimi anni ha consolidato il proprio ruolo di protagonista del piccolo schermo, questa estate avrebbe dovuto essere solo lavoro e relax. Si è trasformata invece in una battaglia per difendere la sua intimità da un’aggressione invisibile e crudele. E forse, da questa vicenda, uscirà un precedente importante: la dimostrazione che anche nel mondo dello spettacolo la privacy non può essere calpestata senza conseguenze.