Primo weekend in zona gialla: locali pieni e strade invase dalla folla in tutta Italia

Da nord a sud centri e litorali presi d'assalto, complice il bel tempo. Preoccupano assembramenti e movida. A Roma vie dello shopping chiuse per le troppe presenze

di Redazione
7 febbraio 2021
08:02
Un locale pieno sul litorale laziale - foto ansa
Un locale pieno sul litorale laziale - foto ansa

Primo week end in zona gialla in molte regioni italiane e già preoccupano gli assembramenti. Complice il bel tempo, ieri una gran folla si è riversata per le vie del centro e i parchi di Roma, tanta gente anche a Napoli e a Bergamo, dove è dovuto intervenire con un video appello il sindaco Giorgio Gori che ha parlato di «comportamenti stupidi».

Nemmeno a Bari, arancione, si è rinunciato alla passeggiata in centro. Stessa situazione in Sicilia, che è arancione ma sembra gialla. I palermitani hanno approfittato di questa finestra prima del maltempo, atteso per domenica sera, e si sono spostati nelle borgate marinare. 


Primo sabato in zona gialla invece in Piemonte. Tanta gente in centro a Torino ed anche nei parchi nonostante la giornata uggiosa. Quello che preoccupa però è la movida che, incurante del coprifuoco serale, è ricomparsa in alcune aree della città. In particolare, situazioni critiche sono segnalate nella zona di Vanchiglia, tradizionale punto di ritrovo.

Ville storiche, parchi e soprattutto ristoranti sono stati la meta preferita dei romani. Pieno anche il litorale di Ostia. Migliaia di persone si sono riversate nelle strade dello shopping e nei rioni del centro storico, tornando a pranzare nei ristoranti. «Finalmente abbiamo dei dati molto positivi, solo oggi a Roma e provincia i ristoranti hanno registrato circa 5 milioni di euro di incassi», ha affermato Claudio Pica, presidente di Fiepet-Confesercenti di Roma. 

Dalle 18 di ieri chiusi gli accessi al Tridente per l'affollamento. L'assessore alla Sanità alla Regione Lazio, Alessio D'Amato, ha chiesto il rispetto del distanziamento e l’utilizzo della mascherina altrimenti, ha detto «ci troveremo costretti di nuovo a applicare misure restrittive».

A Napoli da ieri mattina lungomare e strade dello shopping, da via Toledo a Chiaia nel centro e da via Scarlatti a via Luca Giordano nella zona collinare, sono state invase da fidanzati, famiglie e gruppi di amici a passeggio, intenti agli acquisti o seduti ai tavolini di bar, trattorie, pizzerie e ristoranti. Tutti o quasi con mascherine, magari abbassate sul naso, ma inevitabilmente assembrati. Ha riaperto persino il Gran caffè Gambrinus, chiuso da novembre scorso. 

A Milano nonostante il tempo incerto, in molti hanno affollato la zona più centrale del capoluogo, da piazza Duomo a corso Vittorio Emanuele, da via Dante al Castello Sforzesco. Le vie dello shopping, come corso Buenos Aires, corso Vercelli, corso Garibaldi, sono state affollate, ma non gli esercizi: rare le file e più spesso ambienti vuoti. Non è andata meglio neppure nel cosiddetto 'Quadrilatero della moda', da via Monte Napoleone a via della Spiga. Pochissimi in genere gli assembramenti: code solo davanti ad alcuni dei negozi delle più famose catene di fast food, bar e gelaterie. 

Dopo due settimane di zona arancione, tra proteste e polemiche per un 'declassamento' ritenuto eccessivo, la Sardegna tornerà 'in giallo' da lunedì. Da oggi, invece, in Umbria, la provincia di Perugia e sei comuni del Ternano entrano in zona rossa per quindici giorni. 

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