L'esercito israeliano afferma di aver colpito l'ingresso del quartier generale dell'esercito siriano a Damasco. I media statali siriani riportano che l'esercito israeliano ha colpito la città di Sweida, a maggioranza drusa, dove le forze governative siriane si sono schierate nonostante gli avvertimenti da parte di Tel Aviv.

«I droni di occupazione israeliani prendono di mira la città di Sweida», ha dichiarato l'emittente statale Sana. Un corrispondente dell'Afp ha assistito a un attacco contro un camion militare all'ingresso occidentale di Sweida, dove le forze governative si erano radunate prima di entrare in città. Ieri, secondo Axios, gli Usa avevano chiesto a Israele di fermare i raid contro le forze militari siriane nel sud del Paese. L'esercito israeliano afferma di aver colpito un "obiettivo militare" nella zona del palazzo presidenziale siriano.

«Gli Usa sono "molto preoccupati" dagli attacchi israeliani in Siria»: lo ha detto il segretario di stato Usa Marco Rubio. «I colpi più pesanti sono partiti»: lo dice il ministro della Difesa israeliano Katz pubblicando un video della televisione siriana che mostra un conduttore sorpreso da un attacco israeliano sullo sfondo nel centro di Damasco, mentre la tv di Stato ha riferito di raid vicino al quartier generale del ministero della Difesa. Una forte esplosione è stata avvertita nella capitale. Katz in precedenza aveva avvertito il regime di Damasco di pesanti attacchi se le forze del regime non si fossero ritirate da Sweida, una città drusa nel sud. Mentre Benjamin Netanyahu ha poi esortato i drusi israeliani a non attraversare il confine con la Siria ed ha descritto la situazione a Sweida, una città a maggioranza drusa nel sud della Siria, come "molto grave". Gli scontri sono continuati in città anche oggi.

Il Ministero degli Interni siriano ha affermato che un nuovo cessate il fuoco è stato raggiunto a Sweida. Una precedente tregua nella città a maggioranza drusa era stata annunciata ieri, ma era subito saltata. «È stato raggiunto un accordo per un cessate il fuoco a Sweida e l'istituzione di posti di blocco di sicurezza in città», ha dichiarato una fonte non identificata del Ministero degli Interni in un comunicato diffuso dall'agenzia di stampa statale Sana. Secondo organizzazioni non governative le violenze a Sweida finora hanno provocato la morte di oltre 300 persone. L'accordo per un cessate il fuoco a Sweida, che dovrebbe scattare subito, è stato confermato anche dal leader religioso druso Sheikh Yousef Jarbou in un video trasmesso dai media statali.

Il ministero degli Esteri turco ha definito intanto gli attacchi di Israele contro Damasco «un tentativo di sabotare gli sforzi della Siria per stabilire pace, stabilità e sicurezza», come si legge in un comunicato. «Il popolo siriano ha un'opportunità storica di vivere in pace e integrarsi con il mondo. Tutte le parti interessate che sostengono questa opportunità dovrebbero contribuire agli sforzi del governo siriano per stabilire la pace», aggiunge la nota.

«L'Ue è allarmata dai continui scontri a Sweida, che hanno causato numerose vittime, e condanna fermamente le violenze segnalate contro i civili. Ed esorta tutte le parti a dare immediata attuazione all'accordo di cessate il fuoco raggiunto ieri, a proteggere i civili senza distinzioni e a porre fine all'incitamento all'odio e al discorso settario». Lo riporta una nota.
 

«Le autorità di transizione hanno la responsabilità di allentare la tensione e ripristinare la calma, garantire che tutti i crimini siano perseguiti e portare avanti una transizione inclusiva. L'Ue è pronta a fornire assistenza. Alla luce dell'escalation degli attacchi israeliani sul territorio siriano, – conclude la nota – esortiamo tutti gli attori esterni a rispettare pienamente la sovranità e l'integrità territoriale della Siria».