Orrore in Sicilia

Uccide moglie e figli, l’ombra della setta religiosa dietro alla strage familiare nel Palermitano

Particolarmente efferato l'omicidio: la donna sarebbe stata bruciata e sepolta mentre uno dei due ragazzini pare sia stato torturato e strangolato con delle catene. Trovata viva e in stato di shock la terza figlia 17enne

82
di Redazione
11 febbraio 2024
18:03

Sarebbe un fanatico religioso Giovanni Barreca, l’uomo di 54 anni che ad Altavilla Milicia in provincia di Palermo ha ucciso la moglie e i due figli e ha poi chiamato i carabinieri per farsi arrestare. Nel delitto, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe coinvolta anche una coppia di conoscenti.

Le vittime sono Antonella Salamone e i figli Kevin di 16 anni e Emanuel di 5. Un'altra figlia di 17 anni è riuscita salvarsi, è stata ritrovata in stato di shock.


Leggi anche

Del cadavere della donna sarebbero state trovate solo alcune parti sepolte nel terreno vicino casa della coppia. Secondo quanto si apprende sarebbe stata bruciata e sepolta. Il delitto sarebbe particolarmente efferato: uno dei figli uccisi sarebbe stato torturato e strangolato con delle catene.

La pista della setta è al momento una delle ipotesi al vaglio degli investigatori. Tra i sospetti, allo stato al vaglio di chi indaga, c'è quello che l'uomo possa aver agito anche per adesione ad eventuali sette o gruppi di fanatismo religioso. 

Barreca, secondo quanto è emerso, aveva problemi economici. La moglie era seguita dagli assistenti sociali del Comune di Altavilla Milicia le quali però assicurano di non aver mai avvertito disagi, se non finanziari, nella famiglia. Antonella Salamone, descritta come una donna «dolce e gentile», aveva svolto qualche lavoro di pulizia negli uffici del municipio su incarico dell'amministrazione comunale che sosteneva la coppia facendola lavorare.

«Non riusciamo a capire come sia stato possibile tutto questo. Sapevamo di liti come ce ne sono in tutte le famiglie ma non potevamo pensare che potesse succedere quello che è accaduto», dicono la zia e la nonna della donna, arrivate dal loro paese di origine, Aragona, non appena hanno appreso la notizia della strage. «Lui era molto religioso. Lavorava tanto. Lei faceva la badante. Lui cercava di accontentarla in tutto. Ancora non riusciamo a comprendere. Ora cerchiamo di abbracciare mia nipote», dicono riferendosi all'unica figlia sopravvissuta alla strage.

Le due hanno riferito che la famiglia abitava ad Altavilla Milicia da circa 5 anni. Prima aveva vissuto a Novara, dove vivono da molti anni alcuni parenti dell'indagato. Barreca è originario di Palermo, mentre la moglie Antonella Salamone è nata ad Aragona, in provincia di Agrigento. Con la famiglia fino a qualche tempo fa aveva vissuto anche la madre malata di Giovanni Barreca, che ora si trova in una casa di cura a Palermo. «Ero stata da loro per qualche giorno, ho visto che litigavano a volte. Sono andata via perché non c'era una situazione serena», dice la nonna di Antonella che precisa: «Non sentivo mia nipote da una settimana, ho provato a chiamarla ma senza riuscire a parlarle». 

I carabinieri che stanno setacciando la villetta dove è avvenuto il delitto hanno ascoltato una vicina di casa che abita a pochi metri. Non è stato un interrogatorio, ma una raccolta di informazioni sul luogo della strage. La donna avrebbe riferito di situazioni di disagio all'interno della famiglia. Giovanni Barreca, a quanto si apprende, era conosciuto in paese perché faceva lavori saltuari anche nelle villette della campagna di Altavilla Milicia. I carabinieri stanno facendo un giro della zona assieme alla donna. 

 

GUARDA I NOSTRI LIVE STREAM
Guarda lo streaming live del nostro canale all news Guarda lo streaming di LaC Tv Ascola LaC Radio
top