Covid

Super green pass, dai trasporti ai ristoranti: le nuove misure in vigore da oggi

Si allunga la lista dei luoghi dove è necessario l'uso della certificazione verde rilasciata solamente a chi è vaccinato o guarito. Ecco le misure da osservare dal 10 gennaio e fino al 31 marzo 2022

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di Redazione
10 gennaio 2022
07:07

Super green pass per trasporti e mezzi pubblici, ma anche alberghi, ristoranti all'aperto, piscine, piste da sci e stadi. Scatta lunedì 10 gennaio, l'obbligatorietà del certificato verde rafforzato decisa con il decreto legge del 29 dicembre.

Oggi si ritorna sui banchi dopo le festività natalizie, ma sono tante le ordinanze dei sigoli comuni, anche in Calabria, che hanno prolungato le ordinanze di sospensione delle attività didattiche in presenza. Attesa sempre per la conferenza stampa del premier Draghi sull'obbligo vaccinale per over 50 e le ultime misure anti covid prese.


Dove sarà richiesto il Super green pass

Il Super green pass è richiesto in zona bianca, gialla e arancione per accedere ad attività e servizi. Fino al 31 marzo 2022 (fine dello stato d'emergenza) l’uso della certificazione rafforzata è esteso anche alla ristorazione al banco nei locali al chiuso.

Super green pass, cosa cambia dal 10 gennaio

A partire dal 10 gennaio 2022 e fino al 31 marzo 2022, è esteso anche alle seguenti attività:

- al chiuso per piscine, palestre e sport di squadra;
- musei e mostre (a oggi, l’accesso a questi luoghi è consentito con il Green Pass base in zona bianca e gialla);
- al chiuso per i centri benessere; centri termali (salvo che per livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche);
- parchi tematici e di divertimento;
- al chiuso per centri culturali, centri sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia);
- sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò.

Fino al 31 marzo 2022 i visitatori potranno accedere alle strutture residenziali, socio-assistenziali, socio-sanitarie e hospice soltanto muniti di Green pass rafforzato e test antigenico rapido o molecolare eseguito nelle 48 ore precedenti l’accesso, con esito negativo, oppure vaccinazione con terza dose.

Dose booster

Da oggi poi scatta l'avvio delle somministrazioni dei richiami dei vaccini anti Covid (booster) con un intervallo ridotto a 4 mesi dalla seconda dose. La raccomandazione della dose booster, si legge in una circolare del ministero della Salute, è stata estesa a tutti i soggetti della fascia di età 12-15 anni, nell'ambito della campagna di vaccinazione: «È raccomandata la somministrazione di una dose di vaccino Comirnaty di Pfizer/Biontech, al dosaggio di 30 mcg in 0,3 ml, come richiamo (booster) di un ciclo primario, indipendentemente dal vaccino utilizzato per lo stesso» e «con le stesse tempistiche previste per i soggetti a partire dai 16 anni di età»

Mascherine

L'obbligo di mascherina anche all'aperto in tutte le fasce (zona bianca, gialla, arancione) è in vigore fino al 31 gennaio 2022. Ma fino alla fine dello stato di emergenza, 31 marzo 2022, è necessario usare le Ffp2 per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono all’aperto e al chiuso in teatri, sale da concerto, cinema, locali di intrattenimento e musica dal vivo (e altri locali assimilati), in caso di eventi e competizioni sportive che si svolgono al chiuso o all’aperto; su tutti i mezzi di trasporto a lunga percorrenza, aerei, navi, treni; su tutti i mezzi di trasporto pubblico, autobus, tram, metropolitane.

Rientro a scuola e Dad

Continua il braccio di ferro per il ritorno della scuola in presenza. In vista di lunedì, data in cui si ritorna sui banchi dopo le festività natalizie, si moltiplicano gli appelli per la didattica a distanza o per un rinvio della ripresa in presenza sia dalle Regioni che dai presidi che pongono anche un problema di privacy relativo allo stato vaccinale degli studenti.

Il governo, però, non intende fare marcia indietro. «Abbiamo affermato il principio importante di avere una scuola in presenza, ma abbiamo regolato anche la possibilità, per casi specifici e mirati, di un uso della didattica a distanza, per un tempo limitato» ha detto il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi a SkyTg24. «Non solo abbiamo confermato il principio base della scuola in presenza, ma abbiamo regolato una situazione che poteva essere fuori controllo, quello di un uso diffuso e senza regole della formazione a distanza».

Il decreto approvato lo scorso 5 gennaio è stato «un provvedimento equilibrato e ispirato al buon senso», ha sottolineato. «Il contagio non è avvenuto nelle scuole, l'aumento dei casi si è registrato quando la scuola era chiusa. Insistere sulla presenza è una misura sanitaria importante che permette ai ragazzi di essere in una situazione controllata», ha spiegato.

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